“Un’azienda si deve porre come obiettivo il profitto e la
generazione di valore nel lungo periodo- e sottolineo nel lungo
periodo – avendo però sempre ben presente la necessità di una
gestione etica e responsabile del business, che prevede un costante
rispetto delle regole e della persona, sia essa il cliente o il
dipendente. Con queste parole Paolo Bertoluzzo, amministratore
delegato di Vodafone Italia, ha aperto i lavori del sesto workshop
della Fondazione Vodafone, “La nuova economia: il ruolo delle
imprese e lo sviluppo del Non Profit”.
Partendo dalla cronaca più recente che vede alla ribalta
l’inchiesta sul riciclaggio in cui sono coinvolte Fastweb e
Vodafone, Bertoluzzo ha sottolineato: “un’azienda si deve
dunque impegnare a predisporre modalità organizzative e di
vigilanza in grado di prevenire ed eventualmente bloccare i
comportamenti illeciti. Solo in questo modo l’etica, da
comportamento individuale, diventa collettiva”.
L’Ad ha poi rimarcato l’importanza delle sostenibilità sociali
ed ambientali. “Vodafone si impegna a rilanciare vision
sostenibili di lungo periodo, dando una “profondità” alle
strategie di business. E per fare questo mettiamo la persona al
centro di ogni nostra azione: il cliente non è qualcuno da
“mungere” ma da valorizzare nel lungo periodo, così come il
dipendente non è qualcuno da “spremere” da tutelare perché
rappresenta il patrimonio dell’impresa. Solo così ci si assicura
la generazione di profitti nel lungo periodo”. Profitti che se
vengono investiti nello sviluppo sociale o nella tutela ambientale
– Vodafone lo fa attraverso la sua Fondazione – crea un bene
non solo per gli azionisti , ma anche per la società e per
l’ambiente.