Realizzare l’Agenda digitale per liberare il potenziale di crescita e di innovazione del Paese: è da qui, e dalla strada già tracciata con il decreto Crescita 2.0, che dovrebbe partire il prossimo Governo. E quindi digitalizzazione e innovazione della Pubblica amministrazione, della scuola, della sanità, e della giustizia; dalla cui efficienza – o inefficienza – dipende il grado di attrattività dell’Italia per gli investimenti esteri. E poi semplificazione nella realizzazione delle reti in banda ultra larga, sia fisse che mobili. Perché senza infrastrutture adeguate non è possibile una vera trasformazione digitale del Paese. E qui mi riferisco soprattutto alle reti fisse di nuova generazione, sul cui fronte l’Italia sta accumulando un forte ritardo, sia sotto il profilo degli investimenti che di quello della dinamica dei prezzi su cui pesa l’ancor scarso grado di concorrenza.
Molto importante sarà promuovere le nuove forme di pagamento digitale e mobile e dare piena attuazione al provvedimento sul mobile ticketing nei trasporti locali, con la partecipazione degli operatori e dell’intera industria. E se innovazione è uguale crescita, fondamentale sarà dare vita e continuità ai provvedimenti dell’Agenda digitale sulle start up. Un ambito in cui, con l’acceleratore di Start up Vodafone xone, siamo impegnati in modo diretto. È arrivato il momento di rendere viva l’Agenda digitale, liberando finalmente il potenziale di crescita che nel Paese esiste, e della cui espressione c’è assoluta necessità.