Vodafone, Telecom Italia e Wind rispediscono al mittente l’accusa di aver formato un cartello anti-concorrenziale depositata all’Antitrust da Bip Mobile, l’operatore virtuale low cost guidato da Fabrizio Bona, ex manager di Tim, Wind e Vodafone, che debutterà sul mercato il 20 settembre prossimo. L’Authority guidata da Giovanni Pitruzzella ha aperto un’istruttoria, che durerà un anno, per verificare se i tre operatori, che insieme controllano il 90% del mercato, abbiano siglato un’intesa per impedire lo sbarco dell’offerta Bip Mobile nella rete commerciale di punti vendita multi brand dove sono presenti.
“Vodafone esclude ogni tipo di accordo o intesa con altri operatori concorrenti in relazione all’ingresso di un nuovo operatore virtuale – si legge in una nota di Vodafone – In un mercato come quello della telefonia mobile, tra i più competitivi del panorama industriale italiano, con 4 operatori dotati di infrastrutture di rete e 17 operatori virtuali (di cui 7 su rete Vodafone), l’ingresso di un nuovo operatore non può che essere considerato fisiologico. L’azienda, che garantisce la piena collaborazione alle attività di verifica da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, confida in una rapida conclusione dell’istruttoria che confermi l’infondatezza di tali ipotesi. Vodafone – chiude la nota – si riserva eventuali azioni verso soggetti terzi le cui affermazioni dovessero risultare lesive della propria immagine e reputazione”.
Secondo MF, il dispositivo dell’Antitrust conterrebbe già gravi indizi della condotta abusiva (scambi di mail fra i dealer e le strutture commerciali dei maggiori operatori). Se le accuse dovessero rivelarsi fondate, Telecom, Vodafone e Wind rischierebbero una sanzione che può arrivare fino al 10% del fatturato.