STRATEGIE

Blackberry, il Ceo Chen scommette sugli upgrade

Aggiornamenti tecnologici, nuovi modelli di smartphone in arrivo per la seconda metà dell’anno, spinta sul servizio di messaggistica Bbm e mobile device management: così l’azienda parte alla riconquista del mercato

Pubblicato il 16 Giu 2014

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Dopo la cura dimagrante (spese operative ridotte del 30% a inizio 2014 rispetto al 2013) per Blackberry arriva il momento degli upgrade, le nuove funzionalità software e i nuovi modelli hardware con cui il produttore canadese cerca di rilanciare le vendite degli smartphone che nei tempi d’oro erano il must di tutti gli uomini d’affari.

Il Chief executive John Chen, che dirige l’azienda da novembre del 2013, ha già proceduto a licenziamenti e tagli sul marketing che hanno aiutato a raggiungere gli obiettivi di rispamio prefissati e a contenere le perdite (anche se gli analisti si aspettano, con la prossima trimestrale, un nuovo calo delle revenues), ma la sfida ora è riconquistare il vecchio zoccolo duro di affezionati dei Blackberry, gli utenti delle aziende e delle pubbliche amministrazioni, che in gran parte sono migrati verso i device concorrenti di Apple e Samsung. Nel 2013, Blackberry aveva all’incirca l’1,9% del mercato, contro il 50% di cinque anni fa, e scenderà allo 0,3% nel 2018, secondo Idc.

E’ una previsione che Chen vuole smentire in ogni modo: per la seconda parte dell’anno il Ceo ha già in programma l’introduzione di una versione aggiornata della tecnologia Blackberry con cui le aziende possono gestire la sicurezza e il software degli smartphone che danno ai dipendenti. Blackberry ha anche aperto il suo sistema operativo a fornitori rivali di software di mobile device management (Mdm), come Ibm e Airwatch, sempre per stimolare le vendite di device.

Un’altra area su cui il Ceo si concentra è il servizio di messaging di Blackberry Bbm, dove vuole cercare di generare entrate pubblicitarie aggiungendo delle feature ad hoc, come quella che permette alle aziende di istituire dei canali per attrarre abbonati dal bacino degli 85 milioni di utenti attivi mensili di Bbm.

“Speriamo che il management di Blackberry si concentri sulle attività legate a Bbm e all’Mdm, perché sono la chiave per una ripresa nel lungo termine di Blackberry“, ha scritto di recente in una nota la società di analisi BMO Capital Markets.

Ma anche il tradizionale business degli smartphone deve tornare a creare fatturato per Blackberry. A dicembre l’azienda ha stretto un accordo con la taiwanese Foxconn affidandole la produzione del suo hardware e a maggio ha lanciato sul mercato il suo primo device prodotto da Foxconn, lo Z-3, che è uno smartphone low-cost destinato ai mercati emergenti.

Blackberry punta anche sul rilancio del suo smartphone Bold e sull’introduzione nella seconda metà dellìanno di un nuovo device, il Classic. Si tratta di modelli pensati per il classico utente corporate che la canadese vuole provare con ogni mezzo a riconquistare.

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