BlackBerry starebbe considerando lo spin off del suo servizio di messaggistica tramite la creazione di una sussidiaria più indipendente, secondo quanto rivelato da alcune fonti confidenziali al Wall Street Journal. L’azienda canadese cercherebbe così di rivitalizzare l’attività di Blackberry Messenger, anche se per alcuni analisti lo spin off è il preludio alla vendita di parte o tutta la filiale: verrebbe creata una sussidiaria autonoma, chiamata Bbm, dando vita a un asset di valore da mettere potenzialmente sul mercato.
BlackBerry avrebbe anche spostato alcuni executive verso il team della divisione messaggistica e aggiunto offerte oltre il tradizionale messaging, tra cui alcuni strumenti già a disposizione degli utenti dei BlackBerry, come la video chat.
Il Ceo Thorsten Heins aveva indicato a maggio che Bbm sarebbe stato disponibile da quest’estate anche sugli smartphone diversi dai Blackberry (iPhone e Android), un’iniziativa volta a fare concorrenza agli ormai più popolari servizi di messaggistica WhatsApp e WeTalk. Secondo i dati forniti da Blackberry, Bbm ha 60 milioni di utenti attivi mensili. WhatsApp ne ha più di 300 milioni. Blackberry starebbe anche considerando di rendere Bbm disponibile sui computer desktop, secondo il Wsj (una notizia, quest’ultima, non confermata dalla società canadese).
La decisione dello spin off della divisione messaggistica rappresenta l’ennesimo tentativo del top management di Blackberry di rivitalizzare un’azienda che soffre per la contrazione delle vendite e della base clienti. A inizio agosto il Cda ha creato un comitato speciale per esplorare diverse opzioni strategiche, compresa una vendita della compagnia o un’alleanza con un altro grande player.
Bbm resta comunque un servizio molto utilizzato nel mondo degli smartphone e Blackberry ha buone chance di farne un concorrente non solo per servizi simili come WhatsApp ma anche per player di Internet ancora più grandi, come Twitter e Skype. Il Wsj indica che all’interno dell’azienda canadese Bbm viene già usato con diverse funzionalità avanzate ed è quindi plausibile che venga presto offerto in modalità cross-platform e con strumenti aggiuntivi anche per gli utenti esterni.