RISTRUTTURAZIONE

Blackberry, via (altri) due top-manager

Secondo i rumor il vice president Rick Costanzo lascerà a inizio 2014, mentre il responsabile M&A Chris Wormald già entro dicembre. Bocche cucite in azienda

Pubblicato il 17 Dic 2013

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È fuga da Blackberry a più di un mese dalla decisione dell’azienda canadese di puntare su un maxi-bond per raccogliere finanziamenti dal mercato per un miliardo di dollari, rinunciando, almeno per il momento, all’ipotesi vendita.

Secondo indiscrezioni giornalistiche, Rick Costanzo, vice presidente incaricato delle vendite internazionali, lascerà la company produttrice di smartphone all’inizio del 2014. Sempre in base alle stesse fonti se ne andrà già alla fine di questo mese anche Chris Wormald, attualmente incaricato dei merger e delle acquisizioni.

Entrambi i top-manager, da tempo alle dipendenze di Blackberry, non hanno commentato i rumors e anche la company ha preferito non rilasciare commenti in proposito.

Sono le ultime “partenze” in ordine di tempo dal giorno della nomina del Chief executive ad interim, John Chen (nella foto), designato alla guida dell’azienda canadese contestualmente all’abbandono, il 4 novembre scorso, del piano di vendita del gruppo e alla scelta di Blackberry di ricevere un miliardo di dollari di investimenti vendendo l’equivalente di debito convertibile al suo principale azionista, Fairfax Financial Holdings, e ad altri investitori istituzionali.

A tre settimane da quella data Chen ha nominato un nuovo Cfo (Chief financial officer), James Yersh, mentre sono usciti di scena senza essere sostituti Kristian Tear, Coo, e il Cmo Frank Boulben, entrambi nominati dal precedente Ceo Thorsten Heins circa un anno fa.

Al suo ingresso in azienda Chen ha detto ai dipendenti durante un incontro: “Le cose sono destinate ad andare peggio prima che possano andare meglio”, aggiungendo: “Non tutti voi sarete qui”.

Da tempo il gruppo canadese versa in gravi difficoltà. A fine settembre ha confermato il piano di ristrutturazione: taglierà circa 4.500 posti di lavoro (pari al 40% del personale complessivo) e ridurrà il suo portafoglio di smartphone da sei a quattro device, due di fascia alta, gli altri due di livello base, ma sempre rivolti a utenti business oppure prosumer, mentre è prevista l’uscita dal mercato consumer vero e proprio.

Per il secondo trimestre 2014, la società ha inoltre previsto una perdita operativa netta di circa 950-995 milioni di dollari Usa. Secondo gli analisti il principale problema che pesa sui conti di Blackberry è la forte concorrenza nel business degli smartphone che ha colpito i suoi volumi di vendita.

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