LA RELAZIONE AGCOM

Boldrini: “Ridurre digital divide, nuovo volto di una vecchia disuguaglianza”

Il presidente della Camera: “Le telecomunicazioni hanno pagato il prezzo alla crisi. Le trasformazioni dovute alle nuove tecnologie non portino con sé nuove esclusioni”

Pubblicato il 15 Lug 2014

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“Quello delle telecomunicazioni è un comparto che ha pagato il prezzo alla crisi, c’è la necessità che le trasformazioni dovute alle nuove tecnologie non portino con se nuove esclusioni”.

Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, aprendo la presentazione del rapporto annuale dell’Agcom, oggi nella Sala della Regina a Palazzo Montecitorio. Per la presidente Boldrini “è importante ridurre il divario digitale che rappresenta il nuovo volto della vecchia disuguaglianza, si deve saper includere aree del territorio meno servite e puntare ad un’alfabetizzazione che coinvolga tutte le fasce sociale.” Boldrini ha evidenziato “il ruolo fondamentale della scuola” ed ha sottolineato che tutti devono “essere cittadini digitali o la cittadinanza risulterà fittizia”.

Servono “nuove regole, che ci salvaguardino non solo dall’invadenza degli Stati, ma anche da quella dei nuovi giganti della comunicazione digitale, che promettendoci tutto gratis entrano in modo suadente a controllare i nostri dati, dunque le nostre vite” ha continuato Laura Boldrini, invocando regole per “le minoranze oggetto di campagne di odio, le donne sottoposte e violenze e oscenita’, i ragazzi e le ragazze vittime di cyberbullismo”.

“Spero che le forze politiche sappiano partecipare al dibattito sulla nuova Rai facendo un passo indietro, senza interferire, e liberandosi del radicato vizio di chiedersi ‘al mio partito cosa tocca?’, ma guardino ad un orizzonte piu’ ambizioso: come il servizio pubblico puo’ contribuire a darci un Paese piu’ moderno, aperto, inclusivo, curioso, che rifiuti gli stereotipi, che sia capace di alzare lo sguardo oltre il cortile di casa”. “Auspico un dibattito che coinvolga non solo gli ‘addetti ai lavori’, ma tutti i cittadini che nella società, nella scuola, in famiglia, ogni giorno sperimentano gli effetti della comunicazione e chiedono al servizio pubblico di svolgere di più e meglio la sua funzione”.

“Dalle polemiche innescate dal contributo Rai nel cosiddetto decreto Irpef è derivata una decisione del Governo che reputo importante e positiva: quella di anticipare il rinnovo della concessione tra lo Stato e l’azienda, senza aspettarne la prevista scadenza del maggio 2016. La discussione pubblica dei suoi contenuti è un’occasione di straordinaria importanza per capire quello che i cittadini vogliono e quello che allo sviluppo della nostra società può venire da un servizio pubblico profondamente riformato. Mi auguro davvero che la consultazione annunciata per i prossimi mesi sappia coinvolgere coloro che operano nel settore, ma ricordando che tutti coloro che pagano il canone meritano di essere considerati ‘azionisti di fatto'”.

Sulla questione della privacy rispetto e il diritto all’oblio Boldrini ha affermato che servono “nuove regole che ci salvaguardino dall’invadenza degli stati e dei giganti della comunicazione digitale”, aggiungendo come ci sia bisogno di “fare attenzione a quello che si sta muovendo a livello europeo” in materia di protezione dei dati personali e di diritto all’oblio”.

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