Nuova tegola Agcom sulle telco. L’Autorità ha sanzionato Tim, Vodafone Italia, WindTre e Fastweb per complessivi 9 milioni di euro: gli operatori non hanno rispettato le precedenti delibere che obbligavano al rimborso automatico dei clienti che avevano subito la fatturazione a 28 giorni. Delibere confermate anche da una sentenza del Consiglio di Stato dello scorso febbraio.
Entrando nel dettaglio a Tim è stata inflitta una sazione da 3 milioni di euro, a Vodafone Italia da 2,5 milioni di euro, a WindTre da 2 milioni, a Fastweb da 1,5.
Nella delibera precedente (114/18/Cons) Agcom diffidava le aziende a far venire meno gli effetti dell’illegittima anticipazione della decorrenza delle fatture, tramite la posticipazione della fattura di un numero di giorni pari a quelli erosi. Il principio di base utilizzato dall’Autorità con la prima delibera era infatti quello dei giorni erosi, che costituiva il quantum ritenuto più semplice in termini di applicazione per i rimborsi.
Successivamente il Consiglio di Stato ha riconosciuto in capo all’Autorità la facoltà in capo ad Agcom di attivare “lo strumento della tutela indennitaria automatica di massa a favore di tutti e ciascun utenti, a fronte di violazioni generalizzate che pregiudicarono una moltitudine di utenti mediante un’unica e identica condotta da parte dei più rilevanti operatori di telefonia”. Inoltre stabiliva che i rimborsi andavano effettuati in maniera automatica e non solo a chi ne fa richiesta: le telco infatti avevano optato per misure di compensazione attivabili solo su richiesta dell’utente.
Gli operatori hanno 60 giorni di tempo dalla notifica della sanzione per fare ricorso al Tar.