”Domani il Codacons sarà al Consiglio di Stato in rappresentanza di tutti i consumatori italiani per chiedere ai giudici non solo di rigettare le assurde richieste delle compagnie telefoniche, ma anche di nominare un commissario ad acta che si sostituisca ai gestori nell’elargizione dei rimborsi previsti dalla legge in favore degli utenti”. Ad affermarlo è Carlo Rienzi, presidente di Codacons, in attesa della decisione del Consiglio di Stato, che dovrebbe arrivare domani, sulla “restituzione immediata e senza necessità di domanda da parte degli utenti – si legge in una nota dell’associazione a tutela dei diritti dei consumatori – dei soldi incamerati dalle compagnie telefoniche tramite l’illegale pratica delle bollette a 28 giorni”.
La vicenda, ricostruisce l’associazione, ha avuto origine nel 2015 a causa dei ricorsi promossi dagli operatori telefonici “dinanzi al Tar e al Consiglio di Stato contro le delibere dell’Agcom che da un lato bloccavano la pratica delle fatturazioni a 28 giorni, dall’altro disponevano rimborsi automatici in favore degli utenti”. In base ai calcoli elaborati e resi pubblici da Codacons, i rimborsi che le compagnie devono riconoscere ai consumatori ammonterebbero a circa 350 milioni di euro, per un totale di circa 12 milioni di clienti coinvolti.