Entro il 31 dicembre 2018 gli operatori di telefonia dovranno restituire in bolletta i giorni illegittimamente erosi agli utenti a seguito della fatturazione a 28 giorni. Questa la decisione messa nero su bianco dall’Agcom nella delibera 269/18/CONS.
Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb le quattro compagnie di Tlc destinatarie del provvedimento. “L’Autorità, con le delibere 112/18/CONS, 113/18/CONS, 114/18/CONS e 115/18/CONS, aveva diffidato gli operatori a far venir meno gli effetti dell’illegittima anticipazione della decorrenza delle fatture emesse successivamente alla data del 23 giugno 2017”, si legge nella nota emessa a seguito del Consiglio Agcom, relatore il commissario Francesco Posteraro. “Con la delibera 269/18/CONS, l’Autorità, nel rispetto delle recenti indicazioni del Tar del Lazio, volte a contemperare i diritti degli utenti con le esigenze di sostenibilità economico-finanziaria da parte delle aziende, ha individuato il nuovo termine entro cui gli operatori dovranno ottemperare a quanto richiesto nei citati provvedimenti di diffida”. I giorni “erosi” potranno essere restituiti anche in più fatture – ha specificato l’Authority presieduta da Angelo Marcello Cardani – ma in ogni caso entro il 31 dicembre di quest’anno.
“Il provvedimento adottato dall’Autorità intende salvaguardare in tempi rapidi i diritti di tutti gli utenti coinvolti dagli aumenti tariffari imposti dagli operatori”, sottolinea l’Autorità. Inclusi quelli che nel frattempo hanno cambiato operatore: saranno infatti garantite adeguate modalità di recupero delle somme dovute – puntualizza l’Autorità – all’esito dei contenziosi ancora pendenti dinanzi al Tar Lazio, la cui discussione di merito è prevista a novembre prossimo.
In dettaglio, il calcolo dei giorni di servizio che ciascun operatore dovrà riconoscere in fattura ai propri utenti – puntualizza la nota – dovrà riguardare il periodo compreso tra il 23 giugno 2017 e la data in cui è stata ripristinata la fatturazione su base mensile. Entro il 31 dicembre 2018, quindi, gli operatori dovranno adempiere alle diffide dell’Autorità attraverso la posticipazione della data di decorrenza della fattura per un numero di giorni pari a quelli illegittimamente erosi (eventualmente spalmati su più fatture).