Scarso spirito di quadra, eccesso di personalismo. Ma soprattutto
pessimi risultati operativi dell'attività mobile. Sono queste
le principali motivazioni alla base della
"defenestrazione" di Fabrizio Bona da Telecom Italia. Il
manager approdato in azienda un anno fa (a luglio 2009) in qualità
di responsabile Domestic Market Operations Consumer
(precedentemente ha ricoperto in Wind l'incarico di Direttore
Commerciale, responsabile per il Mobile, il Fisso e Internet) non
è stato in grado di portare a casa l'obiettivo: la crescita
delle attività nel mobile. Anzi: i risultati annunciati ieri
mostrano una netta controtendenza considerato che il fatturato
delle attività mobili in Italia ha registrato una sforbiciata del
7,4% a 15,03 miliardi di euro.
"Forse abbiamo commesso qualche errore nell'esecuzione, ma
la strategia intrapresa su mobile è quella giusta", commenta
l'Ad Franco Bernabè il quale si dice "soddisfatto del
lavoro svolto da Marco Patuano e dell'operato del management
nel suo complesso".
E sarà proprio Patuano a doversi ora occupare delle attività
consumer mobili.
L'uscita di scena di Bona fa il paio- secondo quanto risulta al
Corriere delle Comunicazioni – con una "riorganizzazione"
delle modalità di gestione dei rapporti con la catena commerciale
e della comunicazione. E aggiustamenti si prevedono anche sul
fronte della politica delle offerte. Non sono previste invece altri
cambi al vertice.