Il network sharing potrebbe portare risparmi fino a 2 miliardi di euro ai grandi operatori mobili europei. Questo il nocciolo del report realizzato dalla società di analisi Booz & Co. secondo cui la condivisione delle reti mobili da parte delle telco porterebbe soltanto vantaggi al settore.
Secondo i dati di Booz & Co. L’industria europea del mobile potrebbe risparmiare una cifra compresa fra 20 e 40 miliardi di euro nei prossimi 5 anni attraverso la condivisione dei network mobili. La stima è basata su ricavi complessivi stimati in 150 miliardi di euro nel 2012.
“Tutto ciò si traduce in risparmi compresi fra 1 e 2 miliardi di euro all’anno per singolo operatore europeo che registra ricavi annui di 50 miliardi di euro”, dice Hilal Halaoui, partner di Booz & Co.
Secondo il report Global 100 di Total Telecom, sono tre gli operatori europei che generano ricavi superiori a 50 miliardi di euro all’anno: si tratta di Telefonica, Deutsche Telekom e Vodafone. France Telecom è nei paraggi, avendo registrato 45 miliardi di ricavi nell’ultimo bilancio annuale.
Ad oggi, secondo Booz & Co., sono ancora pochi gli operatori che hanno siglato degli accordi di network sharing. Per lo più si tratta di partnership di piccolo cabotaggio, per la condivisione di un numero limitato di siti. La più significativa per ora in Europa è quella siglata a giungo nel Regno Unito fra Vodafone e O2 (Telefonica), che hanno creato una joint venture paritetica per la condivisione di siti, ripetitori, torri e piloni dei network 2G e 3G. Un’operazione che permetterà di ridurre del 10% le risorse in campo in nome del risparmio sui costi operativi e di incrementare del 40% la singola capacità trasmissiva.
Secondo Booz & Co., il risparmio medio derivante dalla condivisione delle reti è di 20-30mila euro per singolo sito.
Nei giorni scorsi, l’amministratore delegato di Ericsson Italia Nunzio Mirtillo ha detto che la creazione di una rete unica Lte in Italia è “tecnicamente fattibile”. La dichiarazione di Mirtillo è giunta a commento della proposta avanzata alcune settimane fa da Maximo Ibarra, amministratore delegato di Wind, che ipotizza una collaborazione tra i quattro operatori mobili in questo senso. Un’ipotesi accolta positivamente anche da Vincenzo Novari, amministratore delegato di 3 Italia e in parte (per la condivisione dei tralicci ndr) da Telecom Italia e Vodafone Italia.