CONSOLIDAMENTO

Bouygues sonda le banche: pronta al rilancio su Sfr

Mentre Vivendi tratta con Altice, Bouygues non demorde. Secondo indiscrezioni starebbe mandando un dossier a banche, assicurazioni e private equity per alzare la parte cash dell’offerta e rendere più rapida l’uscita di Vivendi dalla nuova società

Pubblicato il 26 Mar 2014

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Il gruppo francese Bouygues non molla su Sfr: anche se Vivendi ha intavolato trattative esclusive fino al 4 aprile con Altice per discutere la vendita del suo operatore, Bouygues, dopo aver già alzato la sua offerta, sarebbe pronta a offrire ancora di più e starebbe cercando nuovi investitori che le consentano di migliorare la sua proposta. Lo dicono fonti vicine all’azienda francese sentite dall’agenzia di stampa Reuters.

Vivendi sta al momento lavorando sull’offerta di Altice e della sua controllata Numericable, che, come noto, include 11,75 miliardi di euro cash e una quota del 32% nella nuova entità che si formerà con l’acquisizione. Il deal sarà oggetto di voto del cda di Vivendi il 4 aprile.

Nonostante gli ostacoli, Bouygues, terzo maggiore operatore mobile in Francia, non abbandona il campo di battaglia, decisa a fondersi col numero due del mercato Sfr per rilanciare il suo business telecom, duramente colpito dall’ingresso della rivale low-cost Iliad.

Bouygues ha già aumentato la sua offerta per Sfr a 13,15 miliardi, con una partecipazione del 21,5% per Vivendi nella nuova entità. Ha anche aggiunto una break-up fee di 500 milioni di euro che Vivendi riceverebbe se l’antitrust francese bloccasse o rendesse meno attraente il deal e un sistema per una rapida uscita di Vivendi dalla società prima della sua quotazione in Borsa a metà 2015.

Ora Bouygues starebbe cercando di andare oltre “mandando un dossier a un ampio numero di player, banche, assicurazioni, società del private equity”, con lo scopo di trovare nuovi soci per offrire a Vivendi una più rapida uscita da Sfr e per accrescere la parte cash dell’offerta.

Qualunque sarà, l’esito della battaglia per Sfr ridisegnerà la competizione sul mercato telecom francese, il terzo più grande d’Europa, dopo due anni di guerra dei prezzi (scesi del 20%) innescata dall’arrivo di Iliad – una guerra che ha convinto Vivendi a abbandonare del tutto il business delle telecomunicazioni.

Se la spunterà Altice, Numericable si trasformerà in un grosso player: insieme a Sfr avrebbe quasi 7 milioni di clienti broadband e 21 milioni di clienti mobili. Se invece dovesse prevalere Bouygues, il mercato francese si consoliderebbere, con il passaggio a tre operatori mobili; la nuova società avrebbe 32 milioni di clienti mobili, più di Orange, la leader attuale.

Entrambe le offerte devono essere approvate dall’antitrust, ma quella di Numericable appare come meno problematica da questo punto di vista; anche per questo, probabilmente, Vivendi ha scelto per ora la trattativa con Altice.

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