British telecom Italia respinge al mittente le ipotesi di acquisto
di Wind, avanzate dal direttore generale Osama Bessada in
un’intervista con la Reuters. L’Ad Corrado Sciolla interviene
oggi su Finanza & Mercati per chiarire che “British telecom non
è in vendita. Wind resti focalizzata sul suo business”. Per
Sciolla, quella delle mire del gruppo che fa capo all’egiziano
Naguib Sawiris è una “falsa questione”, o anche una
“boutade, che forse può servire a Wind per farsi bella”.
L’Ad di Bt Italia non gradisce, però, certe sortite: “Siamo
stufi”, afferma, “tutti sanno che per il nostro gruppo il
mercato italiano ha un’importanza centrale: è il secondo dopo
quello britannico”. La controllata italiana, che dovrebbe
approvare i conti a metà giugno, “chiuderà con un ottimo
bilancio”, anticipa Sciolla, mentre a livello di gruppo Bt ha
resistito alla crisi del settore telecom, arginando le perdite del
fatturato (-2% rispetto a un anno fa), migliorando l’Ebitda (+6%)
e registrando un utile di 1 miliardo di sterline contro il rosso
dello scorso anno.
Insomma, “nessuno ci venga a dire che siamo in vendita”,
ribadisce Sciolla. “Semmai, la storia del nostro gruppo dimostra
che siamo noi ad essere sempre a caccia di buoni affari. Prima con
l’acquisizione di Albacom, poi con Atlanet e iNet”. Il numero
uno di Bt Italia passa quindi al contrattacco: “Piuttosto stiano
attenti, perché rischiano di perdere alcune importanti partite che
si giocheranno in queste settimane”, a cominciare dalla gara da
225 mmilioni di euro per i telefoni dell’Enel che, secondo
Sciolla, “potrebbe riservare qualche sorpresa a Wind”.
WInd ha infatti finora gestito la telefonia della società
elettrica, ma il contratto è scaduto e la nuova gara indetta da
Enel vede British telecom in prima linea, “con una proposta di
livello e molto competitiva”, avverte l’Ad, che conta di
strappare ai concorrenti almeno una parte dei 7 lotti complessivi.