L'operatore italiano Ngi, parte di Bt Italia, ha affidato ad
Alvarion, multinazionale israeliana, l’espansione della rete
Wimax. Il nuovo impianto fornirà copertura a circa 100mila
chilometri quadrati non ancora raggiunti da servizi Adsl.
L’azienda, che utilizza la banda non licenziata 5.4 Hhz, prevede
di utilizzare le apparecchiature Alvarion BreezeMAX Extreme,
tecnologia già utilizzata per fornire servizi ad alta velocità in
ambienti difficili.
Commentando l'accordo, Luca Spada, Ceo di NGI, ha detto che le
apparecchiature Alvarion forniranno flessibilità tale da
permettere l’aumento la capacità di rete e anche, grazie a una
qualità maggiore, di raggiungere nuovi clienti.
L’accordo arriva in un momento conflittuale per la tecnologia
Wimax. Per esempio il governo indonesiano annuncia che sostituirà
l’attuale rete Wimax con l’Lte, nonostante con l’azienda
Clearwire (Usa) fossero stati siglati impegni a proseguire il Wimax
fino al 2012. Clearwire ha modificato i termini di un accordo con
Intel che lascia entrambe le aziende libere di uscire dal contratto
per il Wimax con soli 30 giorni di preavviso: la mossa viene letta
come strategica, per Clearwire, che ha intenzione di abbandonare il
Wimax per l’Lte.