archivia con soddisfazione il terzo trimestre dell’esercizio
fiscale conclusosi lo scorso 31 dicembre. I profitti operativi
sono in crescita dell’11%, grazie al taglio dei costi attuato
con il ridimensionamento degli organici. L’Ebitda è cresciuto
a 1,44 miliardi di sterline rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente. Superate le previsioni degli analisti,
che si attendevano un’ Ebitda da 1,41 miliardi di sterline. In
calo invece le vendite, scese a 5,2 miliardi di sterline (-
4,4%). Per l’intero esercizio annuo la stima di Ebitda adusted
è di 5,7 miliardi, mentre quella sul cash flow passa da 1,6 a
1,7 miliardi.
Ian Livingston, Ad di Bt Group e deus ex machina della strategia
di riduzione dei costi, ha reso noto il focus dell’azienda:
migliorare i servizi dei clienti e liberare risorse da investire
in futuro. “Siamo una delle società che investe di più nella
banda larga – ha affermato Livingstone – e il gruppo
riuscirà a far trarre benefici ai suoi clienti e alla Gran
Bretagna”.
L’azienda ha anche concordato con i trustee una valutazione
finanziaria, indicandola a un passivo di 9 miliardi di sterline a
fine 2008. Il piano verrà tuttavia sottoposto all’autorità di
vigilanza sulle pensioni, che ha “significativi timori” su
alcuni aspetti dell’accordo.