Il governo italiano pronto a scaricare a terra il “Piano Marshall” per rilanciare le tlc. Intervenendo a Telco per l’Italia, l’evento CorCom-Digital 360, il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti ha acceso i riflettori sui piani del governo italiano per sostenere la crescita del sistema-Pese in ottica innovativa.
Il focus su satelliti
Il sottosegretario ha sottolineato l’importanza della tecnologia satellitare e dei cavi sottomarini per la connettività future proof.
“Sul fronte satelliti – ha detto Butti – abbiamo attivato un progetto pilota in Lombardia per una sperimentazione che ha lo scopo di valutare se la tecnologia satellitare può integrarsi a Ftth e Fwa e abbattere il digital divide”.
Sul piatto ci sono 6,5 milioni di euro.
Il progetto si divide in tre fasi. “La prima fase – ha spiegato – riguarderà la scelta delle tecnologie potenzialmente complementari a fibra e onde radio; la seconda la valutazione delle performance e la terza l’analisi delle potenzialità applicative, in collaborazione con università e centri di ricerca”.
Cavi sottomarini settore strategico
Altro settore chiave è quello dei cavi sottomarini, anche per la loro valenza geopolitica.
“In occasione della ministeriale di Cernobbio è stato elaborato un documento che impegna l’Italia a un accordo con gli Usa – ha ricordato il sottosegretario – I cavi vanno presidiati come i confini terrestri, dato che lì viaggiano dati e informazioni che ineriscono fortemente alla tenuta delle democrazie e dei sistemi economici. Per questo è cruciale intervenire a livello sovranzionale, puntando ad alleanze tra Paesi”.
E in questo scenario Sparkle, società dei cavi sottomarini controllata da Tim, “è un operatore di straordinaria importanza, quindi è chiaro che il governo ha tutto l’interesse a valorizzare questo asset – ha evidenziato – Sarà uno degli invitati al tavolo che partirà a gennaio per gli operatori e per le piattaforme. Sicuramente sarà coinvolto”.
La “postura” europea
Butti ha ricordato che l’impegno italiano nelle tlc è stato particolarmente appezzato in Europa. “Bruxelles sta valutando il modello di separazione della rete dai servizi applicato in Italia – ha detto il sottosegretario – Ma dobbiamo prestare attenzione al tema delle regole perché un’eccessiva deregulation si rischia un effetto boomerang”.
Riscontro positivo anche per quanto riguarda gli obiettivi di Pnrr raggiunti grazie al fatto che “il governo ha attivato i portatori di interesse – telco per prime con i tavoli ad hoc – e semplificato il rilascio dei permessi, avviando un percorso di sensibilizzazione delle PA locali anche grazie alla figura del Transformation Officer che supporta i Comuni nella strada dell’innovazione”.