Il Cade ritiene che l’eventuale cessione di una quota in Telecom Italia a Vivendi da parte di Telefonica, all’interno del deal per l’acquisto di Gvt da parte degli spagnoli, aiuterebbe a risolvere le questioni antitrust dell’azienda di Madrid. Lo ha detto il presidente dell’autorità brasiliana che vigila sulla concorrenza di mercato Vinicio Carvalho, aggiungendo che le due operazioni, la possibile fusione Vivo–Gvt e l’eventuale cessione di azioni Telecom Italia a Vivendi, saranno valutate separatamente e molto attentamente.
Come noto, Telefonica ha offerto 20,1 miliardi di real (6,7 miliardi di euro) per Gvt, società controllata da Vivendi, alla quale potrebbe cedere anche la partecipazione dell’8,3% in Telecom Italia. Il presidente del Cade ha detto che l’agenzia farà un’analisi particolarmente rigorosa del possibile acquisto di Gvt da parte di Telefonica. “Non posso prevedere ora se sarà un’analisi con rito abbreviato o richiederà più tempo, ma sicuramente sarà effettuata in modo scrupoloso”, ha detto Carvalho, come riporta il quotidiano brasiliano Valor Economico.
Il presidente del Cade ha anche precisato che Telefonica deve rispettare la decisione antitrust che è stata presa nel dicembre 2013 quando l’authority brasiliana ha multato la società per 15 milioni di real a causa dell’acquisizione di azioni di Telco, la holding di controllo di Telecom Italia. Telefonica ha fatto ricorso contro questa multa.
Ora, secondo il Cade, Telefonica deve scegliere tra tenere le azioni Telco o cercare un nuovo partner per Vivo: la concorrenza sul mercato brasiliano sarebbe compromessa se Telefonica avesse sia la partecipazione in Vivo–Gvt sia in Tim Brasil (tramite la partecipazione in Telecom Italia), perché Vivo e Tim Brasil sono rivali. Secondo Reuters, il Cade ha chiesto a Telefonica almeno di ridurre la sua partecipazione diretta nell’operatore mobile Vivo o in Tim Brasil per alleviare i timori dell’antitrust.
La proposta di acquisto di Gvt da parte di Telefonica sarà valutata attentamente anche dal governo in modo che l’operazione non abbia impatti negativi sul mercato, ha fatto sapere il ministro delle Comunicazioni brasiliano Paulo Bernardo, come riporta ancora Valor Economico.
Secondo il ministro, non c’è nulla che impedisca questo tipo di operazione, e il governo non ha una posizione ufficiale su di essa; tuttavia Bernardo mette in guardia sui rischi di una “concentrazione del mercato” e si dice fiducioso sulle analisi che verranno compiute dal Cade e dall’Anatel.
“Se le trattative andranno in porto il gruppo Telefonica–Vivo diventerà molto forte”, ha aggiunto Bernardo, che si è detto “sorpreso” dall’offerta di Telefonica. Il ministro ha concluso i suoi commenti indicando che la “corsa” al consolidamento, che osserva tra le aziende del settore Tlc, non sempre è un bene ma può nascondere tentativi di concentrazione o controllo del mercato. Per i consumatori, “la concorrenza è sempre la cosa migliore”, ha sottolineato Bernardo.