Un nuovo multiplex nazionale in digitale terrestre che opererà sulla frequenza nazionale in tecnologia Uhf (lotto L3). A sottoscrivere gli accordi per la realizzazione e la gestione tecnica della nuova infrastruttura di trasmissione sono stati Cairo Communication ed EiTowers, la società delle torri controllata da Mediaset, sulla base dell’assegnazione dei diritti d’uso ottenuta con la gara dal ministero dello Sviluppo economico a luglio. Il term sheet, era invece stato annunciato dalle due società a giugno.
Con la realizzazione del Mux, si legge in una nota delle sue società, il gruppo Cairo diventerà attivo anche come operatore di rete e potrà disporre in autonomia di una capacità trasmissiva (circa 22,4 Mbit/s, rispetto agli attuali 7,2 Mbit/s affittati), utilizzabili per trasmettere i canali La7 e La7d dal 1 gennaio 2017 e per trasmettere nuovi canali che intendesse lanciare ed eventualmente per l’affitto a terzi già a partire dal 2016.
Gli accordi prevedono a favore di Ei Towers 11,5 milioni complessivi per l’intero triennio nella fase transitoria e a regime, a partire dal 2018, pari a 16,3 milioni annui. E’ previsto poi un onere annuo per Ei Towers a favore di Cairo, a partire dal 2018, fino a un massimo di 4 milioni, nell’eventualità in cui la banda disponibile sul Mux non fosse integralmente sfruttata dalla stessa Cairo.
Nella fase transitoria avranno luogo la realizzazione, la messa in esercizio del Mux e il primo periodo di esercizio dello stesso, che si estenderà al 31 dicembre 2017.
La fase a regime di esercizio del Mux ha una durata di 17 anni, dal 2018 al 2034. E’ prevista poi una facoltà di recesso libero da parte di Cairo Network a partire dal 1 gennaio 2025. Gli accordi tra Cairo ed Ei Towers prevedono una copertura garantita a regime almeno pari al 94% della popolazione, allineata ai Mux nazionali a maggior copertura.