Il fondo unico per le Autorità "sarebbe in palese contrasto
con il diritto comunitario". A rispondere così – ma senza
citarla – alla proposta avanzata dal presidente
dell'Antitrust, Antonio Catricalà, è stato il presidente
dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado
Calabro, in
un'audizione davanti alla commissione Affari costituzionali
della Camera.
“Il tema del finanziamento delle Autorità – ha sottolineato
Calabrò – dovrà comunque essere al più presto riesaminato, nel
rispetto del diritto comunitario", garantendo certezza di
risorse e stabilità. Più in generale, Calabrò, parlando del
possibile riassetto del settore delle Autorità indipendenti, ha
riconosciuto che i "principi fondanti" previsti dalle
singole leggi istitutive "postulerebbero la migliore
armonizzazione di alcuni criteri guida". Allo stesso tempo ha
però respinto l'eventualità di "una soffocante
omologazione di Autorità che per loro natura sono diverse per
cultura, finalità, tipologie d'intervento". Quanto alle
procedure di nomina dei vertici, Calabrò riterrebbe utile un
preventivo confronto parlamentare dei candidati, sulla falsariga di
quanto avviene per i commissari europei.
Calabrò: “Nessuna omologazione delle Autorità indipendenti”
Il presidente Agcom risponde all’ipotesi avanzata dal collega Catricalà: “Il fondo unico in contrasto con il diritto comunitario”
Pubblicato il 10 Mar 2010
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