“L’ istruzione è il cuore della rivoluzione digitale”. Lo ha detto Alberto Calcagno, Ad di Fastweb, a Digital Venice in occasione della tavola rotonda degli operatori dell’economia digitale alla presenza del commissario Ue per l’Agenda digitale, Neelie Kroes, e del premier Matteo Renzi.
L’adozione dei servizi digitali e le infrastrutture sono chiaramente i due fattori principali per avere successo – ha spiegato il numero uno di Fastweb – L’infrastruttura è la missione dell’azienda che rappresento. Fastweb ha investito oltre 8 miliardi di euro in reti in fibra ottica e a banda larga nei suoi 14 anni di vita”. Calcagno ha ricordato che l’infrastruttura senza l’adozione dei servizi è inutile. “E’ come avere una macchina veloce senza patente”, ha evidenziato.
“Ogni Paese richiede una ricetta diversa per raggiungere gli obiettivi dell’agenda digitale. Qualche dato dell’ Italia, che ospita questo incontro: il 34% dei cittadini non hanno mai usato internet nella loro vita, contro una media europea del 21%; solo 15% di studenti hanno un istruzione Ict durante l educazione scolastica contro una media europea del 28%. Solo 6 PC sono disponibili ogni 100 studenti nella scuola primaria contro una media europea di16”.
Questi numeri “ci dicono su cosa le aziende e le istituzioni devono concentrarsi, condividendo le responsabilità”, ha evidenziato il manager. “Il mondo digitale è un albero che assorbe acqua dalle radici –ha detto usando una metafora – Dobbiamo lavorare sulle radici e decidere come nutrirle. Le radici sono i giovani, gli studenti, le nuove generazioni. L’acqua è la banda larga”. E dunque la sfida è “connettere le nuove generazioni alla banda larga”.
In questo senso “le aziende possono fare molto, ma anche il governo può contribuire lavorando insieme per rendere la service adoption il migliore regalo per le nuove generazioni”.
“Siamo così convinti del bisogno di aumentare l’alfabetizzazione digitale del paese che oggi Fastweb si impegna a connettere gratuitamente con fibra ottica ogni scuola nelle 20 maggiori città italiane. Questo permetterà al nostro governo di completare il suo programma di rinnovo delle scuole aggiungendo un ambiente digitale in cui sviluppare programmi di educazione Ict – ha concluso Calcagno – L’azienda che rappresento e qui oggi non solo per costruire infrastrutture, ma anche per lavorare sul uso dei servizi digitali. Il nostro sogno è di avere molti alberi digitali nel futuro e ho fiducia che con l aiuto di tutti l Italia ci riuscirà”.