IL CASO

Calcio, diritti Tv: perquisite alcune società di serie A e B

La procura di Milano indaga per turbativa d’asta, turbata libertà degli incanti e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza. Sotto la lente l’assegnazione dei diritti tv per il 2015-2018. Tra gli indagati Marco Bogarelli, presidente di Infront, advisor della Lega Calcio nell’operazione

Pubblicato il 12 Ott 2015

A.S.

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Aggioramento in data 29 aprile 2019. “Al fine di fornire un’adeguata e completa informazione, siamo a integrare la notizia in merito alle vicende sopra esposte. Con il decreto di archiviazione dell’indagine e dei diritti tv nel mondo del calcio, che ha visto coinvolto anche Marco Bogarelli, il Gip del Tribunale di Milano, dott.ssa Manuela Accurso Tagano, ha disposto l’archiviazione del procedimento avviato, sottolineando che nei confronti di tutti gli indagati “non sussistono elementi idonei a sostenere l’accusa”. E’ stato concluso, pertanto, che i reati ipotizzati dal tribunale milanese nei confronti degli indagati non sussistevano, chiudendo definitivamente la vicenda giudiziaria di tutti gli indagati”.

Al centro delle perquisizioni della Guardia di Finanza, nell’indagine della procura di Milano sulle presunte irregolarità nell’assegnazione dei diritti televisivi del calcio avvenuta la scorsa primavera, ci sono anche alcune società di Serie A e B.  I controlli risalgono a venerdì, quando le fiamme gialle si sono presentate anche nella sede milanese della Lega Calcio con un ordine di esibizione di documenti.

I reati ipotizzati dal tribunale milanese, che vede impegnati sul caso i Pm Roberto Pellicano, Paolo Filippini e Giovanni Polizzi, sono di turbativa d’asta, turbata libertà degli incanti e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza. Tra gli indagati anche Marco Bogarelli, presidente di Infront, advisor della Lega Calcio nella compravendita dei diritti televisivi che si concluse con proventi per quasi un miliardo fino al 2018.

Nello specifico delle perquisizioni di cui sono state oggetto le società di calcio, il reato ipotizzato a loro carico è quello di ostacolo agli organi di vigilanza nei confronti della Covisoc, la Commissione per la vigilanza e il controllo delle società di calcio professionistiche.

Sul caso è aperta anche una istruttoria dell’Autorità antirust, che riguarda i diritti Tv per il campionato di calcio di Serie A per il 2015-2018 e che concluderà al massimo entro aprile, secondo quanto anticipato dal presidente dell’Authority, Giovanni Pitruzzella, nei giorni scorsi. “L’ufficio ci sta lavorando – aveva sottolineato – appena completata l’istruttoria riferirà al collegio e solo a quel punto capiremo i tempi necessari, la dead line ultima è aprile”. L’istruttoria avviata dall’Antitrust per verificare eventuali accordi di spartizione fra Sky e Mediaset della torta dei diritti e capire se ci sia stato un accordo occulto tra i grandi club di Serie A per dividersi la maggioranza degli introiti risale al 19 maggio. In quell’occasione i militari della guardia di finanza avevano avviato perquisizioni nelle sedi di Sky, Mediaset e della Lega Calcio.

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