La Rai registra con la sua prima consultazione un pubblica un successo, seppur indiretto, sulla Bbc. A CambieRai, il questionario di 36 domande messo a punto dal Ministero dello sviluppo economico con la collaborazione tecnica di Istat, hanno risposto in 11mila 188 persone. La consultazione, che si è conclusa il 30 giugno, registra infatti numeri più alti di quelli su cui ha potuto contare un’analoga online survey, ma di 19 domande, proposta dalla Bbc: a quel sondaggio hanno infatti risposto in 7mila 666 utenti.
Sul sito www.Cambierai.gov.it per la prima volta gli italiani hanno potuto esprimere la propria opinione sul servizio pubblico “radiofonico, televisivo e multimediale” del futuro, si legge in una nota del Mise, in vista della nuova Convenzione tra lo Stato e la Rai, in scadenza nel 2016, e del nuovo Contratto di servizio che durerà 5 anni, non più 3 come i precedenti.
Nei prossimi giorni Mise e Istat analizzeranno le risposte alle 36 domande che spaziavano dall’utilizzo delle risorse da canone e pubblicità alle nuove abitudini di consumo dei programmi tv, dalla presenza sulle nuove piattaforme all’alfabetizzazione digitale, dalla dimensione internazionale della Rai al rapporto con la produzione indipendente dell’audiovisivo e le startup digitali, dalla collaborazione con la scuola, la cultura e il mondo del terzo settore all’evoluzione dell’informazione.
Insieme con il questionario, il Mise ha pubblicato sul sito le proposte uscite dai 16 tavoli tecnici convocati il 12 aprile scorso all’Auditorium-Parco della Musica di Roma, distribuiti in 4 macro-aree (Sistema Italia, Industria creativa, Digitale e Società italiana).
Un documento di sintesi della consultazione pubblica sarà pubblicato online e accompagnerà la nuova bozza di Convenzione tra lo Stato e la Rai, che dovrà essere approvata entro il 31 ottobre.