Si arroventa il dibattito suIl’unbundling. "Senza regole che
stimolino gli investimenti sulla rete di ultima generazione,
l'Italia è condannata a rimanere indietro in termini di
qualità della rete e delle infrastrutture. In tutta Europa si sta
discutendo di questo mentre in Italia la proposta dell'Agcom di
aumentare i prezzi dell'unblundling di fatto rappresenta un
incentivo a Telecom Italia a utilizzare la rete di rame fino alla
fine del secolo. In questo modo certamente non si stimolano gli
investimenti nella rete di nuova generazione", ha accusato
Carsten Schloter il presidente e amministratore delegato ad interim
di Fastweb.
L’attacco di Schloter a quella che appare come una probabile
decisione di Agcom arriva dopo che lo scorso 16 aprile il Consiglio
dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto
da Corrado Calabrò, ha approvato la delibera con cui si dà avvio
alla consultazione pubblica nazionale sulle tariffe che saranno in
vigore nel periodo 1 maggio 2010 – 31 dicembre 2012, con
riferimento ai servizi di unbundling, bitstream e wholesale line
rental (il cosiddetto canone all'ingrosso).
I valori delle nuove tariffe sono stati ottenuti da Agcom grazie
alla definizione di un modello di rete efficiente di tipo
economico-ingegneristico (c.d. bottom up long run incremental
cost), come previsto dalla delibera 731/09/CONS e richiesto dalla
Commissione europea. “Il ricorso a questo modello allinea
l'Italia alle best practices vigenti nella gran parte dei paesi
europei – spiegano in Agcom – quelli che hanno il maggiore grado di
concorrenza e di penetrazione della banda larga”.
Il costo dell'unbundling in Italia oggi è pari a 8,49 euro.
Secondo la proposta di Agcom, passerà a 8,70 per il 2010, 9,26 per
il 2011 e 9,67 per il 2012.
Stando ai più recenti rapporti europei di settore, il costo
dell'ULL in Belgio è di 9,29 euro, in Danimarca di 9,31, in
Finlandia di 10.50, in Germania di 10.20, in Lussemburgo di 10.75,
in Irlanda di 16,43. Si tratta di Paese, in aprticolare quelli
nordici, con un alto livello di concorrenza e penetrazione della
banda larga .
Stando al rapporto sul settore della Commissione europea, il costo
attuale dell'ULL in Italia è sotto il valore del prezzo medio
dello stesso servizio nei Paesi membri dell'UE, pari a 9,28
euro.
Anche in Svizzera Swisscom, operatore che controlla in Italia
Fastweb, fa pagare ai propri clienti un valore superiore ai 12
euro.
Stando ai calcoli effettuati da alcuni analisti di banche
d'affari, fra cui Dz Bank, Equita e Intermonte, l’
"operazione" unbundling per Telecom Italia dovrebbe
valere 70 milioni di euro. L'aumento del canone mensile
proposto dall'Agcom al contrario, potrebbe comportare
significativi impatti sui bilanci delle aziende concorrenti:
secondo le stime degli analisti l'aumento del canone di
unbundling può significare un calo del 4% dell'ebitda per
Fastweb e del 6% per Tiscali.