IL CASO

Canone frequenze, resta lo sconto a Rai e Mediaset

La conferma nel decreto Milleproroghe: la tv pubblica e il Biscione pagheranno, a regime tra otto anni, tra i 12 e 13 milioni. Nel 2013 avevano pagato rispettivamente 26 e 20 milioni

Pubblicato il 27 Feb 2015

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Confermato lo sconto sul canone di affitto delle frequenze per Rai e Mediaset. Nel Milleproroghe – il provvedimento è legge da ier – non c’è traccia di uno stop allo sconto previsto da Agcom con una delibera dello scorso 30 settembre. Stando alle stime, la tv pubblica e quella Biscione pagheranno tra i 12 e i 13 milioni l’anno a regime, tra otto anni. Anziché, rispettivamente, 26 e 20 milioni come nel 2013.

Con la delibera Agcom del 30 settembre si determina uno sconto di circa 50 milioni di euro per Rai e Mediaset, dal momento che con il passaggio al digitale le frequenze non vengono più pagate dai soli broadcaster ma anche dagli operatori di rete assegnatari delle frequenze, come del resto previsto da un decreto legge del 2012.

Il governo aveva presentato un emendamento, che prevedeva il ritorno ai canoni 2013 e alla regola dell’1% del fatturato, poi ritirato dietro le accuse politiche di Forza Italia che accusava il governo Renzi di voler usare il provvedimento come arma all’indomani delle rottura del patto del Nazareno. Lo sconto dunque resta.

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