Canone Rai, si pagherà (anche) con la Lotteria Italia

Filtrano le prime voci sulla rimodulazione del contributo per la Tv di Stato. Stop ai bollettini e per finanziare il balzello accesso alle casse dei giochi di Stato. Si punta anche a parametrare l’imposta in base ai consumi degli utenti. Intanto continua la battaglia del telecomando: Viacom e Sky trattano sul tasto 8

Pubblicato il 01 Ott 2014

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Scomparirà il bollettino postale per il pagamento del canone Rai, e il contributo sarà destinato a una trasformazione radicale, che poggerà su due pilastri portanti. Secondo le indiscrezioni che circolano con sempre più insistenza nelle ultime ore, e che oggi sono state pubblicate dalla Repubblica, da una parte le entrate per la Rai arriveranno da una percentuale delle vendite dei biglietti della Lotteria Italia. E dall’altra da una “tassa” legata alla capacità di spesa delle famiglie, un’imposta di consumo che sarà più alta per alcuni acquisti, quelli più costosi, che verrà poi girata alla Tv di Stato.

Nei giorni scorsi il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli aveva visto il collega di Palazzo Chigi Luca Lotti per impostare le basi della riforma, per un provvedimento che ha bisogno di essere formalizzato in tempi rapidi per poter essere in vigore già per la scadenza del canone del prossimo anno: i tempi imporrebbero così che il decreto venga approvato in Consiglio dei ministri tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre, ed essere poi convertito in legge entro la fine del 2014.

Le nuove norme consentirebbero nelle intenzioni del ministero di alleviare la spesa per le persone che oggi pagano il canone, e recuperare l’evasione, che è stimata attorno ai 600 milioni di euro l’anno.

Intanto si fanno sempre più serrati i colloqui tra i vertici di Viacom e Sky sui tasti 8 e 9 del telecomando per il digitale terrestre. Attualmente le due posizioni sono occupate da Mtv (Viacom) e ReteADeejay tv (L’Espresso), mentre farebbero gola alle reti di Sky Italia sul Ddtv, Cielo e Discovery Italia. Le aziende potrebbero continuare a parlarne anche a margine dell’audizione in Agcom del 3 ottobre, quando il tema all’ordine del giorno sarà l’Lcn, l’assegnazione automatica dei canali, al centro di una guerra di carte bollate. L’obiettivo per Sky e Viacom è di trovare una soluzione entro la primavera 2015, e secondo quanto anticipato da MF Sky avrebbe messo sul piatto, per ottenere l’8, anche il rinnovo del contratto dei 10 canali Viacom sulla piattaforma satellitare, che scadrà a fine 2014.

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