LA PROPOSTA

Caricabatterie universale, il Parlamento Ue: “Serve una legge entro l’estate”

La risoluzione approvata in aule chiede alla Commissione di proporre le nuove norme nell’arco di sei mesi. E il quadro legislativo dovrà essere esaminato periodicamente tenendo conto dei progressi tecnici

Pubblicato il 30 Gen 2020

Four people each have a cell phone in the office

Il Parlamento europeo va in pressing sulla Commissione guidata da Ursula von der Leyen chiedendo l’approvazione in tempi rapidi, entro luglio 2020, di una legislazione stringente sui caricabatterie standard.

L’invito arriva a Bruxelles con una risoluzione, approvata con 582 voti favorevoli, 40 contrari e 37 astenuti, in cui si sottolinea l’urgenza dell’introduzione di norme che obblighino all’adozione di un caricabatteria comune a tutti i dispositivi mobili, con l’obiettivo di ridurre i rifiuti elettronici e dare ai consumatori la possibilità di effettuare scelte sostenibili. Ogni anno infatti su scala globale vengono prodotti circa 50 milioni di tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, pari a una media di oltre 6 kg a persona. Limitatamente all’Europa, il totale dei rifiuti elettronici generati nel 2016 è stato di 12,3 milioni di tonnellate, pari a 16,6 kg in media per abitante.

L’obiettivo potrebbe essere raggiunto, secondo la proposta del Parlamento Ue, con la presentazione, da parte della Commissione, dell’atto delegato che integra la direttiva 2014/53/UE sulle apparecchiature radio o, se necessario, di una misura legislativa ad hoc, da approvare sempre nell’arco dei prossimi sei mesi.

Ma il compito della Commissione non dovrebbe, secondo la visione del Parlamento Ue, limitarsi all’approvazione di una nuova norma: per non ostacolare l’innovazione, infatti, si chiede che il provvedimento venga “esaminato periodicamente tenendo conto dei progressi tecnici”, per consentire che la ricerca e l’innovazione possano nel tempo migliorare le tecnologie esistenti e introdurne di nuove.

Tra i punti identificati dalla risoluzione c’è anche la richiesta alla Commissione di adottare misure per garantire al meglio l’interoperabilità dei diversi caricabatteria wireless con le varie apparecchiature mobili, di prendere in considerazione iniziative legislative volte ad aumentare il volume di cavi e caricabatteria raccolti e riciclati negli Stati membri, e di garantire che i consumatori non siano più obbligati ad acquistare un nuovo caricabatteria con ogni nuovo dispositivo

Quanto alla proposta di una vendita “dissociata” dei caricabatteria da quella dei nuovi device, dovrà secondo la risoluzione essere introdotta insieme a una soluzione di ricarica standard, senza che questo generi un aumento dei prezzi per i consumatori.

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