LO SCONTRO

Carlos Slim “sbugiarda” l’Ocse sui prezzi di America Movil

Un “contro-studio” commissionato dall’operatore americano al Mit smentisce il report realizzato dall’organizzazione Onu che parlava di prezzi “eccessivamente alti”: “I dati utlizzati sono inesatti”. Intanto il magnate messicano punta su Telekom Austria

Pubblicato il 22 Mag 2012

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E’ scontro tra Carlos Slim e l’Ocse dopo la pubblicazione di un rapporto secondo cui America Movil praticherebbe prezzi eccessivamente elevati. Il cfo dell’operatore Carlos Garcia-Moreno, ha chiesto all’Ocse di ritirare lo studio perché contiene informazioni errate: “Siamo in grado di confermare che il report è basato su dati erronei”.

La società ha chiesto al direttore del Telecommunications Economics Research Program del Mit Jerry Hausman, di controllare il report Ocse e di realizzare un nuovo studio utilizzando le informazioni corrette sui prezzi praticati ai consumatori.

Hausman ha fatto sapere che l’Ocse, nonostante le richieste, non ha voluto condividere i dati del suo report e che sottolineato che anche se i prezzi in Messico sono più alti di quanto dovrebbero essere, hanno comunque registrato una diminuzione del 20% dal 2004.

“Le conclusioni dell’Ocse sono scorrette e non plausibili”, sostiene Hausman.

Carlos Slim punta ad acquistare una quota in Telekom Austria. Secondo il magazine autriaco Format, il magnate messicano ha già avuto colloqui iniziali con Ronny Pecik e la holding austriaca di stato OeIAG, i due maggiori investitori del gruppo di Tlc.

Pecik ha una partecipazione del 20% in Telekom Austria in partnership con il partner Naguib Sawiris, mentre OeIAG detiene una quota del 28,4%. Secondo Format entrambi i soci possono continuare a tenere le loro azioni per un massimo di due anni prima di venderle.

Il portavoce della società di Slim América Móvil ha rifiutato di commentare le indiscrezioni pubblicate da Format.

La notizia segue quella relativa all’interesse di Slim ad aumentare la sua quota nell’olandese Kpn dal 4,8% al 28%.

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