IL CASO

Cartello fra le telco europee, Bernabè puntualizza: “Massima trasparenza”

Gli operatori del gruppo E5, fra cui Telecom Italia, si sarebbero coalizzati contro gli over-the-top mettendo in atto azioni lesive della concorrenza di mercato. Questo il capo di “accusa” su cui sono partite le verifiche da parte dell’Antitrust Ue. La Commissione Ue ha già chiesto ragguagli alle cinque aziende

Pubblicato il 14 Mar 2012

giustizia-111209121133

I cinque maggiori gruppi europei del settore Tlc, i cosiddetti E5, fra cui Telecom Italia, sono finiti sotto la lente dell’antitrust europea. Lo riferisce il Financial Times, aggiungendo che sulla testa di Deutsche Telekom, France Telecom, Telecom Italia, Telefonica e Vodafone Group pende il rischio di un’inchiesta della Commissione Europea. L’obiettivo è verificare se gli incontri fra i leader dell’E5 a partire dal 2010 siano sfociati in collusioni e comportamenti anticoncorrenziali. Lo riferisce il Financial Times e la Commissione Europea conferma.

"Quello che è avvenuto all’interno del gruppo dei principali operatori di telecomunicazione è sempre stato improntato a criteri di cooperazione orizzontale ed ha avuto sempre la massima trasparenza nei confronti delle autorità europee, che sono state sempre informate puntualmente su tutte le attivita". Così il presidente esecutivodi Telecom Italia Franco Bernabè, commenta la decisione dell’Antitrust europeo di chiedere informazioni ai cinque big europei delle tlc (Telecom I., Telefonica, Bt, Ft e Vodafone) per accertare l’esistenza di comportamenti collusivi tra le imprese. "Abbiamo portato avanti questa iniziativa – ha in seguito aggiunto Bernabè – nel pieno rispetto dei principi del diritto della concorrenza, in particolare di quelli sanciti nelle" linee guida orizzontali (il documento dell’Unione Europea sullo sviluppo dei servizi, ndr) e in uno spirito di trasparenza, in particolare dei confronti delle istituzioni europee".

A questo proposito, Bernabè ha assicurato di aver "regolarmente informato la Commissione europea, con cui collaboriamo in vista dello stesso obiettivo e abbiamo condiviso la necessità di assicurare il maggior livello possibile di apertura". "Consideriamo che – ha detto ancora il presidente di Telecom – alla luce delle forti pressioni competitive che spingono dall’esterno dell’Europa, solo iniziative di questo genere possano permettere all’industria europea di competere nel mercato globale". Bernabè si è quindi detto "fiducioso che le autorità europee apprezzino e condividano il merito degli obiettivi che Telecom Italia, Insieme alle altre imprese europee, si è prefissa: come ad esempio spingere la crescita, l’innovazione e la competitività dell’industria europea delle tlc a beneficio dei consumatori europei".

La Commissione europea ha confermato le indiscrezioni pubblicate oggi dal quotidiano sulla richiesta di informazioni inviata a cinque grandi operatori telefonici europei per verificare che non abbiano fatto cartello sui servizi di telefonia mobile. "Le richieste di informazioni riguardano il modo in cui si procede alla standardizzazione dei futuri servizi di telefonia mobile – " ha detto Antoine Colombani, portavoce del commissario Ue all’antitrust, Joaquin Almunia – La Commissione non ha aperto nessuna procedura informale. Queste richieste di informazioni non significano che al momento la Commissione ha preoccupazioni in materia di concorrenza, ma allo stesso tempo non pregiudicano eventuali possibili nuove azioni".

In questa prima fase iniziale, i funzionari alla concorrenza dell’Ue hanno chiesto informazioni sui colloqui che coinvolgono i leader dei cinque maggiori gruppi di telecomunicazioni in Europa, i cosiddetti E5.

Gli incontri dell’E5 sono cominciati nel 2010. Sul tavolo dei dirigenti delle telco temi caldi per il settore Tlc, dalla sfida posta dalle grandi tech company Usa come Google e Apple, passando per l’armonizzazione delle piattaforme tecnologiche, aggiunge il FT precisando che la Commissione europea non ha ancora lanciato nessuna indagine formale. Ma la richiesta di informazioni di solito rispecchia preoccupazioni ben definite in seno alla Commissione, e di fatto è il primo passo per la raccolta di prove necessarie per giustificare l’apertura di un’inchiesta.

I funzionari alla concorrenza dell’Ue hanno incominciato le ricerche con un questionario inviato al Gsma, l’organismo che rappresenta le telco che ha rilevato l’attività dell’E5 che nel frattempo è stato sciolto.

Il Gsma, presieduto dal presidente esecutivo di Telecom Italia Franco Bernabè, ha confermato di “aver ricevuto recentemente un carteggio da parte dell’ufficio del direttore generale alla Concorrenza, al quale risponderemo a tempo debito”, precisando che si tratta di materia riservata. La Commissione non ha commentato.

Una fonte vicina alla vicenda si è detta sorpresa dall’interessamento dell’Ue, vista la presenza di un avvocato ad ogni riunione dell’E5, in seguito alle quali venivano inviati alle autorità europee dei report puntuali sui contenuti delle discussioni.

L’E5 si è riunito occasionalmente a partire dall’ottobre del 2010, con i vertici delle maggiori telco europee che hanno condiviso il loro punto di vista sulla modalità di fornitura di servizi dati via Internet, regolazione e armonizzazione tecnologica dei servizi.

Il primo summit nell’ottobre del 2010 è sfociato in una lettera comune a Neelie Kroes, commissario responsabile dell’Agenda Digitale dell’Ue, nella quale le telco dell’E5 esprimevano la comune preoccupazione per la crescente domanda di banda larga sui loro network dovuta al boom del traffico video, proveniente dai grossi gruppi tecnologici americani.

In quell’occasione, una fonte vicina agli operatori ha dichiarato al Financial Times che le telco si dovevano muovere con cautela per evitare il rischio di accuse di comportamenti anticoncorrenziali.

Il quadro regolamentare rischia di incidere negativamente sui ricavi delle telco in settori come il roaming dati e le tariffe di terminazione, mentre le fonti tradizionali di fatturato, in particolare voce e sms, sono sotto pressione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video & Podcast
Social
Iniziative
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati