Catricalà: “Sì alle Ngn condivise, ma va garantita la concorrenza”

Il presidente dell’Antitrust rilancia sulle reti di nuova generazione: “Va recuperato il ritardo, ma le regole di governance dovranno essere valutare dall’Authority”. Google resta nel mirino

Pubblicato il 15 Giu 2010

"L'Antitrust non è pregiudizialmente contraria a ipotesi
di cooperazione tra imprese rivali nell'ambito della
realizzazione delle reti Ngn ma a patto che siano garantite
l'assenza di pratiche nocive per la concorrenza e la
neutralità nella gestione della rete". Lo ha detto il
presidente dell'Autorità per la concorrenza e il mercato,
Antonio Catricalà, in occasione della presentazione della
Relazione
Annuale tenuta a Montecitorio.

"Le regole di governance – ha puntualizzato – dovranno essere
valutate dall'Antitrust". Catricalà ha aggiunto che
"nel settore delle comunicazioni va recuperato il ritardo
nello sviluppo della rete di nuova generazione per la banda larga.
La dimensione degli investimenti richiede l'intervento di più
soggetti privati e di società pubbliche che ritengano profittevole
la spesa".

In occasione della presentazione Catricalà ha smentito le voci che
lo vogliono assolutamente in disaccordo con la società consortile
degli operatori per le reti Ngn. La disponibilità ad un via libera
c’è purché la concorrenza venga salvaguardata ed il mercato non
ne soffra.

Per quanto riguarda il settore televisivo, Catricalà ha annunciato
che a fine anno saranno resi noti i primi risultati dell’indagine
conoscitiva che Agcm sta conducendo: “Si tratta di aggiornare i
dati emersi nel 2004 alla luce degli attuali assetti
dell’offerta, delle nuove modalità trasmissive e della crescente
competizione con telefonia mobile e internet”.

Catricalà ha anche detto di volere tenere sotto osservazione il
modo in cui Google terrà fede ai suoi impegni di rispetto del
diritto d’autore. “Nel settore editoriale e della società
dell’informazione va ricordata l’istruttoria nei confronti di
Google – ha osservato – Per la prima volta un’Autorità
antitrust ha aperto una procedura nei confronti del nuovo gigante
dell’economia mondiale, con effetti che saranno di livello
globale. Se la consultazione pubblica non smentirà la bontà degli
impegni assunti da Google, si consentirà agli editori di
selezionare le notizie che il motore di ricerca potrà proporre nel
suo portale e si garantirà la trasparenza nelle condizioni
praticate per la raccolta pubblicitaria.

Quanto ai settori di osservazione, il presidente dell’Antitrust
ha sottolineato come le comunicazioni siano, insieme ai servizi
finanziari e creditizi “i mercati di maggiore intervento”. In
particolare, alle tlc vengono dedicate 28 pagine (da pag. 87 a pag.
98 e da pag. 234 a pag.249) della Relazione annuale
sull’attività svolta.

Secondo l’Agcm “all’articolazione dell’offerta e delle
dinamiche commerciali del settore, si aggiunge una notevole
complessità data anche dall’intervento regolatorio, con la
connessa necessità di monitorare e tenere in adeguata
considerazione un numero sempre più rilevante di profili delle
offerte commerciali. Di qui la necessità di una rafforzata tutela
del consumatore, che deve poter fruire di adeguate informazioni sia
nella fase precontrattuale che durante lo svolgimento del rapporto
contrattuale, al fine di avere effettiva consapevolezza sugli
effetti economici e giuridici delle proprie scelte, nonché la
concreta possibilità di operare confronti tra le condizioni
offerte dai diversi operatori”.

Condivide ''il riferimento alle condizioni''
necessarie per gli investimenti l'ad di Telecom Italia, Franco
Bernabè: giusto un intervento pubblico'' e che siano
garantite ''condizioni di redditivita' degli
investimenti''.

Anche l'ad di Vodafone, Paolo Bertoluzzo considera
"assolutamente condivisibile" il richiamo di Catricalà a
recuperare i ritardi sullo sviluppo della banda larga e ad
"accelerare sulla realizzazione della rete di nuova
generazione". Bertoluzzo apprezza il richiamo alla
"cooperazione tra soggetti privati e pubblici» e anche alla
necessità di regole chiare nella governance poiché  "si
tratta di un investimento grande ed importante per il
Paese". 

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