Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, non sarà il nuovo presidente dell’Agcom: lo esclude lui sesso su Twitter, dopo alcune indiscrezioni circolate nei giorni scorsi. "Non andrò a presiedere l’Autorità delle comunicazioni. Ne sarei onorato ma mi sentirei un disertore", scrive Catricalà.
Nei giorni scorsi anche il segretario generale dell’Agcom Roberto Viola aveva smentito le voci di stampa che lo davano in corsa per la poltrona che sarà lasciata libera da Corrado Calabrò.
"Le voci di una mia candidatura per la presidenza dell’Agcom sono prive di ogni fondamento. Nessuno mi ha mai contattato né io mi sono mai iscritto alla ‘gara’ per la presidenza dell’Autorità: sono altri i miei progetti per il mio futuro professionale". Ha precisato in una nota il segretario generale dell’Agcomi, Roberto Viola, in relazione alle indiscrezioni riportate oggi da La Repubblica.
"Voler accostare il mio nome a una presunta area politica di riferimento (il Pdl, ndr) è lesivo della mia dignità professionale, del mio curriculum – aggiunge Viola – e ha il solo scopo di indurre a sospettare dell’indipendenza di giudizio con la quale ho svolto e svolgo il mio ruolo al servizio dell’istituzione di cui sono segretario generale".
"Quanto poi alla notizia che, per parlare della mia supposta candidatura e di frequenza, mi avrebbe fatto visita nei giorni scorsi il sottosegretario Catricalà, dire che è infondata – conclude – è poco: è assurda".