“Lo Stato deve intervenire e assumere su di sé l’onere di portare la banda larga e la fibra nelle case degli italiani”. Così il viceministro dello Sviluppo economico Antonio Catricalà su Sky.
Il ministro ha riferito che si sta lavorando ad un “decreto interministeriale” perché non ci sono solo le “grandi opere infrastrutturali” ma anche le cosiddette “minitrincee (scavi di 15 centimetri di larghezza e 45 di profondità) che ci consentiranno di portarla dove vogliamo”.
Catricalà ha definito “alleati gli operatori e i fornitori di contenuti” e ha parlato di “grande opportunità”, che porterà “tantissimi posti lavoro per gli scavi e le antenne che potremo piazzare e soprattutto per le realizzazioni ingegneristiche. Naturalmente – ha proseguito – c’è tutto l’indotto sui contenuti che è altrettanto importante. Dobbiamo tener presente che vogliamo rendere la vita dei cittadini più semplice e più facile ma anche più ricca di possibilità”.
Il mese scorso il deputato del Pd Paolo Coppola ha presentato un’interrogazione urgente per sollecitare il via libera al nuovo regolamento scavi, che semplifica l’iter burocratico per il via libera ai lavori stradali e alle tecniche innovative di scavo per la posa della fibra. Il decreto attuativo del Mise-Mit è ancora fermo al palo.