la sfida europea

Cavi sottomarini, Greenfield: “Il settore privato non può sostenere da solo i costi”



Indirizzo copiato

La referente della Svezia per il programma Connecting Europe Facility accende i riflettori sulla necessità di espandere le infrastrutture ma evidenzia i nodi da sciogliere: c’è carenza di disponibilità di navi per la posa e ci sono ostacoli normativi. E soprattutto indica nel coordinamento pubblico-privato la strada maestra per accelerare sui progetti

Pubblicato il 22 nov 2024



Cavi sottomarini, internet, banda ultralarga, connettività

I cavi di telecomunicazione sottomarini costituiscono la spina dorsale della connettività digitale globale e trasportano, secondo le stime, il 97-98% di tutto il traffico internet. Per questo è fondamentale non solo che siano robusti, resistenti, sicuri e ridondanti, ma anche che il settore pubblico intervenga per garantirne lo stato d’efficienza, sostenendone in parte i costi.

Cresce la domanda di infrastrutture sottomarine

Ne è convinta Elizabeth Sandström Greenfield, punto di contatto nazionale svedese per il programma Connecting Europe Facility (Cef) e Broadband Competence Office (Bco).

Con la crescita esponenziale del ruolo della comunicazione digitale e l’esigenza di una maggiore capacità e velocità di trasmissione dei dati, è essenziale aggiornare ed espandere questa infrastruttura vitale, allocando con cura le risorse che occorrono per mantenerla: in Europa si verificano circa 100 guasti ai cavi all’anno, che devono essere affrontati, osserva la stessa Sandström Greenfield,

La domanda di cablaggio sottomarino, inoltre, ha superato la disponibilità di imbarcazioni necessarie per i rilievi e l’installazione. Questa carenza, unita all’intensa concorrenza per lo spazio marino da parte di parchi eolici offshore, oleodotti e gasdotti e interconnettori elettrici, complica l’installazione dei cavi. La gestione degli ostacoli normativi per i nuovi progetti aggiunge ulteriore complessità. C’è poi la sfida della compressione dell’operatività, dato che la tempistica tipica richiesta dalla concezione al completamento di un nuovo cavo è di tre anni.

Il ruolo del programma Cef nel sostegno agli investimenti pubblici

Il settore privato non può sostenere da solo i costi”, spiega Sandström Greenfield, secondo cui i finanziamenti pubblici devono svolgere un ruolo fondamentale nel sostenere i progetti di cavi sottomarini, proprio come aiuta a fare il programma Connecting Europe Facility dell’Ue. La sola Svezia ha ottenuto finanziamenti Cef per sette progetti, quattro dei quali riguardano per l’appunto cavi sottomarini.

Tom McMahon, fondatore di McMahon Design & Management, conferma che “i finanziamenti Cef sono estremamente utili per aiutare a sviluppare i progetti di cavi sottomarini e per poterli portare avanti a un ritmo molto più veloce”, sottolineando che queste risorse hanno fatto “un’enorme differenza” per il progetto del sistema Pisces, che collega la costa occidentale dell’Irlanda a Portogallo, Francia e Spagna.

Articoli correlati

Articolo 1 di 5