lo scenario

Reti sottomarine: in Europa si apre la sfida della “blue acceleration”



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Secondo Market Research il mercato raggiungerà i 53,8 miliardi di dollari entro il 2030. GlobalConnect punta a ridisegnare le rotte verso l’Asia ed Exa Infrastructure acquisisce l’irlandese Aqua Comms

Pubblicato il 20 gen 2025

Federica Meta

Giornalista



Cavi sottomarini, internet, banda ultralarga, connettività

I cavi sottomarini – lo dicono i sati Ocse – gestiscono tra il 95% e il 99% del traffico internet mondiale: queste infrastrutture sono al centro dello sviluppo economico e sociale degli Stati e oggetto di competizione geopolitica tra le grandi potenze.

Un mercato enorme, dunque, che secondo la società di consulenza Market Research dovrebbe raggiungere una dimensione di 53,8 miliardi di dollari entro il 2030, con una crescita del 12,9% da qui al 2030. Tanto che si inizia a parlare di “blue acceleration”.

Secondo il Center for Strategic & International Studies, circa il 98% dei cavi sottomarini del mondo è prodotto e installato da quattro aziende leader: la statunitense SubCom, la francese Alcatel Submarine Networks (Asn), la giapponese Nippon Electric Company (Nec) e la cinese Hmn Technologies.

Le mosse delle aziende europee

In questo scenario, l’Europa rappresenta un continente chiave per ridisegnare la connettività sottomarina verso le America e anche verso l’Asia. GlobalConnect, provider in fibra che serve Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia, ed Exa Infrastructure, colosso che vanta all’attivo 103mila chilometri di rete in fibra in grado di collegare 300 città da molteplici rotte interurbane e cavi sottomarini pancontinentali, hanno avviato interessanti progetti strategici.

Il progetto di GlobalConnect

Oggi il 90% di tutte le comunicazioni di dati tra Europa e Asia passa attraverso il Mar Rosso, una rotta sempre più impattata dalle sfide geopolitiche. Per superare l’impasse GlobalConnect ha avviato il progetto Polar Connect che mira a “disegnare” una rotta più sicura e più breve via Artico che ridurrà il tempo per inviare dati, diminuirà la latenza e migliorerà la resilienza. Pilastro del progetto è l’istituzione di un consorzio internazionale.

“Siamo entusiasti di annunciare questo progetto- commenta Pär Jansson, Svo di GlobalConnect Carrier – In GlobalConnect lavoriamo instancabilmente per garantire la resilienza e la sicurezza dell’infrastruttura digitale nel Nord Europa. Consentendo un collegamento digitale più veloce e sicuro tra Europa, Asia e Stati Uniti, puntiamo a rispondere efficacemente alla crescente domanda di connettività”.

GlobalConnect vanta con sé diversi anni di esperienza nel roll out di cavi sottomarini in Scandinavia, avendo recentemente completato il più grande progetto di infrastruttura digitale nei Paesi Nordici dell’ultimo decennio: un cavo in fibra ottica di 2600 km dalla Svezia settentrionale a Berlino, capace di trasportare tutti i dati nei Paesi Nordici.

Polar Connect inizierà le sue attività nel corso di quest’annocon indagini sui fondali sottomarini. In campo c’è anche il governo svedese sta valutando di finanziare la costruzione di una nuova nave rompighiaccio. Il cavo sarà posato a una profondità di circa 4000 metri nell’Artico e si prevede che sarà pronto entro il 2030.

Exa acquisisce Aqua Comms

Exa Infrastructure ha invece firmato accordi vincolanti per l’acquisizione di Aqua Comms, fornitore di servizi con sede in Irlanda specializzato nella gestione di sistemi di cavi sottomarini e nella fornitura di coppie di fibre, spettro e capacità di rete all’ingrosso di contenuti globali, cloud, carrier e mercati aziendali.

L’azienda è proprietaria di America Europe Connect-1 (AEC-1), America Europe Connect-2 (AEC-2), CeltixConnect-1 (CC-1) e CeltixConnect-2 (CC-2) e fa parte di un consorzio che possiede egestisce il sistema di cavi Amitié (AEC-3).

“L’acquisizione di Aqua Comms dimostra l’impegno di ExaInfrastructure nel costruire una piattaforma transatlantica moderna e diversificata per rispondere pienamente alla domanda di intelligenza artificiale, cloud e contenuti, ora e in futuro – spiega Jim Fagan, amministratore delegato di Exa Infrastructure – Offriremo ai nostri clienti più rotte e più capacità, il tutto su una piattaforma scalabile”.

La transazione dovrebbe essere completata in circa 12 mesi, fatte salve le consuete condizioni di chiusura.

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