Arrivano nuove risorse per sostenere le reti sottomarine e le infrastrutture di connettività nell’ambito del Meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facilty, Cef). La Commissione di Bruxelles ha firmato convenzioni di sovvenzione per un valore di 142 milioni di euro con 21 progetti per modernizzare o installare nuove soluzioni di connettività dorsali, compresi per l’appunto i cavi sottomarini.
Le risorse messe a disposizione dei progetti di Sparkle e Retelit
Si tratta della terza ondata di sovvenzioni e, in questo contesto, l’infrastruttura BlueMed East di Sparkle riceverà 14,1 milioni di contributi, esattamente la metà del costo totale dell’opera. Il progetto prevede l’installazione di una nuova infrastruttura dorsale nel Mediterraneo orientale che tocca Grecia (Creta), Cipro e Israele (Tel Aviv), rafforzando la connettività lungo il corridoio economico India-Medio Oriente-Europa.
Retelit invece si è aggiudicata 210mila euro per il Magna Grecia Cable (il cui costo totale è di circa mezzo milione di euro), che ha l’obiettivo di valutare la fattibilità di un cavo sottomarino all’avanguardia che colleghi l’Italia meridionale con la costa della Grecia.
La strategia della Commissione europea
“I cavi sottomarini trasportano oltre il 98% del traffico globale delle telecomunicazioni e svolgono un ruolo fondamentale nella resilienza e nella sicurezza della connettività digitale. Il braccio digitale del Cef pone al centro la sicurezza di questa infrastruttura critica, garantendo che tutti i destinatari delle sovvenzioni siano entità controllate dall’Ue e che i cavi che verranno installati siano costruiti con tecnologia sicura. Quasi tutti i cavi finanziati sono dotati di grandi sensori geografici per monitorare le attività nelle vicinanze e di sistemi di allarme rapido per proteggere l’infrastruttura stessa”, si legge in una nota dell’esecutivo Ue.
“Questo investimento aggiuntivo porta il finanziamento totale per i progetti sui cavi dorsali a 420 milioni di euro nell’ambito del primo programma di lavoro 2021-23, rafforzando l’impegno dell’Ue verso infrastrutture più connesse, resilienti e più sicure”, continua la nota.
“I progetti che stiamo finanziando oggi contribuiranno a modernizzare le infrastrutture attuali e a implementare le tecnologie più recenti. Investire in infrastrutture di connettività essenziali significa investire nella resilienza dell’Ue e nel suo futuro”, commenta Henna Virkkunen, vicepresidente esecutivo per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia.
Il secondo programma di lavoro 2024-2027 mette a disposizione ulteriori 542 milioni di euro per cofinanziare progetti di connettività dorsale, portando i piani di investimento dell’Unione in queste infrastrutture critiche a quasi 1 miliardo di euro nel quadro finanziario attuale. È attualmente aperta la presentazione delle candidature per il quarto bando del Cef fino al 13 febbraio.