Nessuna svalutazione del valore dell'avviamento del gruppo.
Questa la decisione presa oggi dal Cda di Telecom Italia, riunitosi
per l'approvazione dei conti 2010 e l'aggiornamento del
piano industriale. Secondo indiscrezioni di stampa ai consiglieri
sono stati illustrati i risultati di un impairment test effettuato
a causa della modifica del perimetro del gruppo dopo alcune
cessioni (quota in Etecsa e in Elettra) e il consolidamento in
Telecom Argentina.
Ha avuto esito favorevole la votazione del bilancio a parte la
"riserva" espressa dal consigliere indipendente Luigi
Zingales che pur votando sì ha puntualizzato che sarebbe stato
auspicabile un ricalcolo del valore dell'avviamento – che nel
2009 ammontava a 43.267 milioni di euro – conseguentemente una
svalutazione del goodwill.
Nel 2009 nel bilancio consolidato di Telecom l'avviamento era
stato ridotto di 264 milioni, a causa della riclassificazione di
Hansenet tra le attività cessate (-661 milioni), la svalutazione
dell'avviamento di BBNed (-6 milioni), l'acquisizione di
Intelig (+96 milioni) e l'effetto della variazione dei tassi di
cambio delle società brasiliane (+307 milioni).