Per la realizzazione della banda ultralarga “stiamo parlando con tutti gli operatori anche con Enel appena arrivata per capire con quale struttura mettere a servizio le competenze di Metroweb”. Lo ha detto il presidente di Cdp, Claudio Costamagna nel corso della presentazione del piano 2016-2020, spiegando che “Telecom e Metroweb stanno lavorando a un piano industriale”. I tecnici “stanno lavorando, non ho visto i risultati finali che credo positivi ma quando vedremo la bontà del piano ci sederemo a un tavolo per una collaborazione con Telecom con interventi sulla struttura azionaria, ma potrebbe anche non prevederli”.
In merito all’ipotesi di stampa, secondo la quale Cdp mette sul tavolo il conferimento di Metroweb a chi sarà in grado di massimizzare lo sviluppo della banda ultralarga, Costamagna ha replicato: “non posso commentare quello che sta sui giornali”.
“La banda ultra larga è una delle infrastrutture su cui mettiamo tutta la nostra capacita'”, poi Cdp e Telecom hanno “due obiettivi” ma “dobbiamo favorire al massimo il piano del governo per creare questa infrastruttura e visto che abbiamo la partecipazione in Metroweb che fa questo, volgiamo valorizzarla”. Metroweb sta poi dialogando con “Enel per le zone C e D in cui sono presenti contributi pubblici”, ha concluso.
L’Ad Fabio Gallia ha sottolineato che la partecipazione del 46% che Cassa Depositi e Prestiti detiene in Metroweb va considerata stabile e di lungo termine. “La consideriamo stabile, assolutamente sì” ha detto rispondendo ad una domanda “la consideriamo un’azienda che ha le caratteristiche di stabilità nel nostro portafoglio”.
Il Sole 24 Ore scrive che Cassa Depositi e Prestiti mette sul tavolo il conferimento di Metroweb. L’obiettivo per Cdp è massimizzare lo sviluppo della banda ultralarga a livello nazionale e massimizzare strategicamente la partecipazione in Metroweb.
Sul tavolo, spiega il giornale, c’è il conferimento di Metroweb a chi sarà in grado di assicurare al meglio il perseguimento dei due obiettivi collegati. Il conferimento di Metroweb potrebbe avvenire, secondo il quotidiano, anche con scambio azionario, non ci sono preclusioni.
Se sarà Telecom a chiudere, certo si aprirà il capitolo complesso dell’Antritust. Ma la volontà di portare Metroweb a un progetto di più ampio respiro è condivisa anche dal socio di maggioranza F2i che, essendo un fondo chiuso, per natura ha un orizzonte temporale entro il quale valorizzare l’investimento. Tra l’altro, prosegue il giornale, venerdì alla gara per Inwit si presenterà F2i insieme a Cellnex che si è già aggiudicato le torri Wind.
Si riaccendono dunque i fari sulla partita Metroweb e sui possibili partner per lo sviluppo della banda ultra larga. Martedì intanto, secondo quanto apprende Radiocor, i vertici di Vodafone Italia e Wind incontreranno gli azionisti della società, F2i ed Fsi (controllato dalla Cdp), per fare il punto sulla lettera di intenti che prevede lo sviluppo congiunto degli investimenti in banda ultra larga nell’ambito del piano governativo. La scadenza della lettera, che è già stata prorogata una volta, è prevista per il 31 dicembre, ma in linea teorica potrebbe essere ancora rinnovata.
Intanto Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi, primo socio di Telecom, ha sottolineato l’interesse a far diventare Telecom, in coerenza con gli obiettivi del Governo, “un grande player” nel campo della banda ultra larga. All’assemblea di Telecom del 15 dicembre, che ha sancito l’ingresso di quattro rappresentati di Vivendi nel board della societa’ italiana, de Puyfontaine ha anche detto che Vivendi ha “avuto buoni colloqui con il nuovo management team” della Cassa Depositi e Prestiti italiana.