Con il via libera dell’Autorità Antitrust britannica si conclude il percorso di Cellnex per l’acquisizione delle torri di Ck Hutchison in Europa. Annunciata nel 2020, la maxi intesa da 10 miliardi di euro (8,6 miliardi in contanti e 1,4 miliardi in azioni, pari al 5% dell’azienda spagnola) riguardava l’acquisizione di circa 24.600 torri della multinazionale aisatica in Austria, Irlanda, Danimarca, Svezia, Italia e Regno Unito. L’ok della Competition and Markets Authority del Regnu Unito, che era chiamata a esrpimersi sull’acquisizione di 6mila torri sul territorio britannico, era l’ultimo tassello ancora mancante al completamento dell’operazione. Come condizione per il via libera l’Antitrust Uk ha posto la vendita delle circa mille delle torri di cui Cellenx già dispone nel Paese, quelle cioè che possono considerarsi geograficamente sovrapposte ai siti di Ck Hutchison oggetto dell’operazione.
L’operazione – ricorda Cellnex, che ha come principali azionisti Edizione (8%) e Gic (7%) – prevede anche la realizzazione di 5.250 nuovi siti in otto anni, con investimenti aggiuntivi per 1,15 miliardi.
Le acquisizioni sono strutturate in sei transazioni separate – una per ciascun Paese. In questo modo, Cellnex e Ck Hutchison potranno procedere con i vari closing non appena ricevuto il disco verde delle autorità nazionali competenti. Una volta che la transazione nel Regno Unito sarà stata completata Ck Hutchison entrerà nella struttura di capitale di Cellnex, per la parte del pagamento in azioni. L’accordo prevede infine che Cellnex firmi contratti per l’assistenza con Ck Hutchison nei diversi Paesi inizialmente per un periodo di 15 anni, rinnovabili per altri 15 e poi per periodi ulteriori di 5 anni.