I CONTI

Cellnex, ricavi ed ebitda a +13%. Outlook al rialzo

Il ceo Martinez: “Esercizio eccezionale in termini di nuovi investimenti”. Fatturato a 753 milioni nei primi nove mesi dell’anno. L’Ebitda 2019 stimato fra i 680 e i 685 milioni. Il flusso di cassa libero ricorrente sarà superiore al 10%. Approvato il pagamento di un dividendo di 0,03842 euro

Pubblicato il 15 Nov 2019

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Ricavi in crescita del 13% a 753 milioni di euro. E una crescita del 13% anche dell’ebitda, che si attesta a 498 milioni. Questi i principali risultati dei primi nove mesi 2019 di Cellnex che registra anche un cash-flow libero ricorrente per 257 milioni di euro (contro i 230milioni del corrispondente periodo del 2018.

Il risultato netto ha chiuso a -12 milioni di euro (vs -26 milioni nello stesso periodo del 2018), per l’effetto dei maggiori ammortamenti (+14% sul terzo trimestre 2018) e costi finanziari (+48% sul terzo trimestre 2018) associati alla crescita del gruppo e al conseguente ampliamento del perimetro.

“Per un ulteriore trimestre Cellnex presenta degli indicatori che continuano a riflettere, e così seguirà nei prossimi trimestri, l’ampliamento del perimetro di consolidamento del gruppo – commenta Tobia Martinez, amministratore delegato della società -. Quest’anno si sta rilevando un esercizio eccezionale in termini di nuovi investimenti. Grazie alle annunciate acquisizioni in Italia, Francia, Svizzera, Irlanda e Regno Unito che rappresentano in valore, più di 6,5 miliardi di euro. E per il fatto di aver intrapreso e ultimato in questo esercizio, due aumenti di capitale, per un totale di 3,7 miliardi di euro che vanno a rafforzare il bilancio della società, garantendo un adeguato equilibrio tra debito e risorse proprie, e che, inoltre, ha dimostrato il grande interesse e la fiducia che il progetto Cellnex suscita tra gli investitori. Fiducia che rappresenta per il management, un’ulteriore sprone al rigore e alla responsabilità”.

“Inoltre – prosegue il ceo di Cellnex – è importante notare il comportamento degli indicatori organici dell’attività, fondamentalmente i punti di presenza o i coefficienti di cliente per sito. Cellnex con medie di crescita che, a perimetro costante, vanno dal 3% al 5% e unitamente alle vendite future stipulate per 38 miliardi di euro, evidenzia una dote di grande visibilità dei suoi flussi di cassa e di ricorrenza e prevedibilità degli stessi”.

L’azienda ha inoltre aumentato del 25% – grazie alle nuove acquisizioni – i punti di presenza (Pos). E l’implementazione dei nuovi nodi Dad (sistemi distribuiti di antenne) e delle Small Cells è cresciuta del 20% rispetto allo stesso periodo del 2018. Il backlog – vendite future stipulate – incluse le transazioni non ancora concluse annunciate in Italia, Francia e UK si attesta a 38 miliardi di euro.

Il Consiglio ha approvato il pagamento di un dividendo di 0,03842 euro, finanziato con la riserva di prima emissione e che verrà eseguito il 22 novembre.

Al rialzo le previsioni sulla chiusura dell’esercizio 2019: l’Ebitda è stimato fra i 680 e i 685 milioni di euro (vs 640-655 milioni) e il flusso di cassa libero ricorrente è previsto superiore al 10%.

Il debito netto al 30 settembre ammontava a 3,4 miliardi di euro. Un 70% è a interesse fisso, il costo medio del debito (disposto) è dell’ 1,7% e la vita media è di 5,8 anni. Cellnex può contare – a novembre del 2019 – su una liquidità disponibile (tesoreria e debito non disposto) di 9,1 miliardi euro.

Linee di business. Principali indicatori del periodo

I Servizi di Infrastrutture per operatori di Telecomunicazioni mobili hanno contribuito per il 67% ai ricavi totali, con 506 milioni di euro, che rappresentano una crescita del 17% rispetto al settembre 2018.

L’attività delle infrastrutture di diffusione ha rappresentato il 23% dei ricavi con 176 milioni di euro.

L’attività incentrata sulle reti di sicurezza e emergenza e le soluzioni per la gestione intelligente delle infrastrutture urbane (IoT e Smart cities) ha rappresentato il 10% dei ricavi, con 71 milioni di euro.

Al 30 settembre, il 50% dei ricavi eil 59% dell’ebitda sono generati fuori dal mercato spagnolo. L’Italia è il secondo mercato più importante con il 26% dei ricavi.

Al 30 settembre 2019, Cellnex contava con un totale di 27.698 siti operativi (8.684 in Spagna, 8.336 in Italia, 3.343 in Francia, 919 nei Paesi Bassi, 608 nel Regno Unito, 548 in Irlanda e 5.260 in Svizzera), a cui si aggiungono 1.777 nodi (DAS e Small Cells).

Riguardo alle DAS e Small Cells va sottolineato che il numero dei siti è cresciuto di circa un 20% rispetto allo stesso periodo del 2018.

La crescita organica dei punti di presenza nei siti a perimetro costante si è attestata al +5% rispetto allo stesso periodo del 2018, laddove il coefficiente dei clienti per sito (esclusi i cambiamenti nel perimetro) è cresciuto del 3%.

Il totale degli investimenti realizzati nel corso dei primi nove mesi del 2019 si è attestato a 1.546 milioni di euro, in gran parte destinati ad investimenti vincolati alla generazione di nuovi ricavi, con nuovi attivi in Svizzera, Irlanda e Regno Unito, l’integrazione e l’implementazione dei nuovi siti in Francia, i miglioramenti nell’efficienza, e il mantenimento della capacità installata.

Le acquisizioni e gli accordi 2019

Nel corso dei primi nove mesi del 2019 Cellnex ha siglato numerosi accordi di acquisizione di attivi e di società che –una volta chiusi e sviluppati tutti i programmi di costruzione di nuovi siti-, la porteranno ad ampliare di 24.000 unità l’attuale portafoglio degli attivi nei sette paesi europei in cui è presente.

Nel corso della prima metà del 2019, Cellnex ha firmato accordi di collaborazione strategica a lungo termine con Iliad – in Francia e Italia – e con Salt in Svizzera per l’acquisto di 10.700 siti (5.700 in Francia, 2.200 in Italia e 2.800 in Svizzera) e per la realizzazione di un programma di costruzione (BTS) di 4.000 nuovi siti con scadenza al 2027 (2.500 in Francia e 1.000 in Italia per Iliad, e 500 per Salt in Svizzera). Con un investimento totale previsto di circa 4 miliardi di euro (2,7 miliardi per l’acquisto di siti e 1.350 per i programmi BTS).

A Giugno Cellnex e BT hanno annunciato la firma di un accordo strategico di collaborazione a lungo termine grazie al quale Cellnex ha acquisito i diritti di sfruttamento e commercializzazione di 220 torri di telecomunicazioni di grande altezza nel Regno Unito.

A settembre Cellnex ha annunciato l’acquisizione di Cignal in Irlanda, uno dei principali operatori irlandesi di infrastrutture di telecomunicazioni, per un totale di 210 milioni di euro. Cignal gestisce 546 siti in Irlanda, diventando il settimo paese europeo in cui opera Cellnex. Inoltre, la società prevede di implementare altri 600 nuovi siti entro il 2026, con un ulteriore investimento stimato in 60 milioni di euro.

In ottobre è stato poi annunciato l’accordo per l’acquisizione della divisione di Telecomunicazioni della inglese Arqiva per circa 2 miliardi di sterline. L’operazione prevede l’acquisto di circa 7.400 siti di proprietà e i diritti di commercializzazione di circa 900 siti nel Regno Unito. Include anche le concessioni di uso dell’arredo urbano per il dispiego di infrastrutture di telecomunicazioni in 14 distretti di Londra, una risorsa chiave per la densificazione e l’implementazione del 5G. La chiusura di questa operazione –soggetta alle autorizzazioni da parte delle autorità della concorrenza come altre condizioni sospensive-, è prevista per il secondo semestre del 2020.

Dalla quotazione in borsa avvenuta nel 2015 Cellnex ha realizzato o provisionato investimenti per circa 10,8 miliardi di euro destinati all’acquisto o costruzione – sino al 2027 – di 42.700 siti infrastrutturali di telecomunicazioni che si aggiungono ai 10.000 circa di 5 anni fa.

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