Il piano di espansione di Cellnex prosegue e prende di mira le infrastrutture nell’Est europeo: la tower company ha infatti appena raggiunto un accordo con Iliad per rilevare il controllo della newco che gestisce le 7mila torri dell’operatore polacco Play, con il closing previsto nel secondo trimestre 2021. I termini dell’intesa prevedono che Cellnex prenda possesso del 60% della società con un investimento da 800 milioni di euro, mentre la multinazionale francese delle telecomunicazioni fondata da Xavier Niel manterrà il rimanente 40%.
Questo accordo arriva dopo l’offerta pubblica di acquisto che Iliad aveva lanciato su Play il 21 settembre, il cui closing è previsto entro la fine di novembre.
L’intesa tra Cellnex e Iliad replica di fatto quella che i due operatori avevano già messo a punto in Francia per la gestione delle torri di Free, operatore transalpino del gruppo Iliad.
Tornando all’operazione concordata per la newco polacca, è già previsto un piano di investimenti che potrebbe portare a destinare fino a 1,3 miliardi di euro per l’espansione della rete, con la realizzazione di 5mila nuovi siti in 10 anni.
“La rete europea di Cellnex – commenta in una nota Franco Bernabè, presidente della tower company – continua a crescere in dimensioni e diversificazione geografica, densità e capillarità”.
L’operazione sarà finanziata da Cellnex attraverso la liquidità disponibile: l’operatore infatti proprio guardando alle future acquisizioni aveva deciso il 23 luglio, su mandato dell’assemblea degli azionisti, un aumento di capitale da 4 miliardi di euro proprio per aumentare le risorse a disposizione per finanziare la crescita nelle infrastrutture per le Tlc, per rafforzare la propria attuale presenza in otto paesi europei. I dossier sul tavolo del management riguardavano in estate opportunità di mercato per un valore complessivo di 11 miliardi.
L’ultima operazione portata a termine da Cellnex negli ultimi mesi risale alla fine di aprile, quando l’operatore aveva raggiunto l’intesa per acquisire il 100% delle torri di trasmissione in Portogallo di Nos Towering: duemila strutture per le telecomunicazioni dislocate per il 40% in aree urbane e per il 60% in zone suburbane o rurali del Paese. L’operazione prevedeva un pagamento iniziale di 375 milioni di euro, a cui si aggiungeranno investimenti fino a 175 milioni per accrescere il perimetro dell’azienda, con la realizzazione fino a 400 nuove torri di trasmissione nei prossimi sei anni, comprese quelle “build-to-suite” costruite secondo le specifiche esigenze dei clienti.