Presto l'uso del cellulare alla guida sarà vietato anche agli
autisti di pullman e autobus. La Commissione Lavori pubblici del
Senato ha approvato all'unanimità un
disegno di legge presentato da Marina Magistrelli (Pd) che
estende anche ai conducenti di veicoli adibiti ai servizi delle
strade, delle autostrade e al trasporto di persone il divieto di
utilizzare durante la marcia apparecchi radiotelefonici o cuffie
sonore, modificando l’articolo 173 del decreto legislativo 30
aprile 1992 numero 285.
La modifica stabilisce che “è vietato al conducente di far uso
durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare
cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle
Forze armate e dei Corpi di cui all'articolo 138, comma 11, e
di polizia. È consentito l'uso di apparecchi a viva voce o
dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguata capacità
uditiva ad entrambe le orecchie che non richiedono per il loro
funzionamento l'uso delle mani”. Il testo precedente, invece,
oltre ai rappresentanti delle Forze Armate e dei Corpi dava anche
agli autisti la possibilità di utilizzare gli apparecchi di
comunicazione. Il provvedimento passa ora all'esame della
Camera.
Secondo uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità il rischio
per chi utilizza il cellulare è pari a 4: chi guida parlando al
telefonino, anche con l'auricolare o il viva voce, ha 4 volte
più probabilità di rimanere coinvolto in un incidente rispetto a
chi non lo utilizza. Lo studio conclude che l'uso del cellulare
alla guida causa effetti sul livello di attenzione simili a quelli
indotti da un'alcolemia del conducente intorno a 80mg/100ml.