Telefonia mobile: arriva la prima sentenza "toscana"
favorevole al rimborso della tassa di concessione governativa ai
Comuni. A pronunciarla è stata la Commissione tributaria
provinciale di Grosseto che ha accolto il ricorso presentato
attraverso Anci Toscana da Castell'Azzara, Comune di poco più
di 1600 abitanti in provincia di Grosseto.
Si tratta un primo successo per l'azione giurisdizionale
portata avanti per conto dei Comuni dall'Anci Toscana,
attraverso il conferimento dell'incarico ad un legale di
propria fiducia. Visto il primo successo conseguito,
l'Associazione invita i Comuni che ancora non l'hanno fatto
a intraprendere l'azione. Con l'entrata in vigore del nuovo
Codice delle telecomunicazioni (Dlgs 259/2003), la tassa di
concessione governativa per la telefonia mobile (disciplinata
dall'art. 21 della tariffa allegata al Dpr 641/1972) non è
più dovuta.
Dal 2003 ad oggi però la tassa è stata ancora inserita nelle
bollette e gli enti hanno continuato a pagarla. Per questo i Comuni
toscani hanno intrapreso attraverso Anci Toscana un'azione per
chiedere il rimborso per le cifre pagate (che sono pari a 154,92
euro annui per ogni cellulare in uso).
La sentenza favorevole da parte della Commissione tributaria
provinciale di Grosseto, riconosce al Comune un rimborso intorno ai
2500 euro (la restante parte risulta prescritta).
Ad oggi sono 45 i Comuni toscani per i quali è stata avviata
attraverso Anci Toscana la richiesta di rimborso della tassa di
concessione per la telefonia mobile versata all'erario, per un
importo totale di circa 800mila euro. A questi si aggiungono altre
12 amministrazioni comunali che hanno manifestato interesse ad
intraprendere l'azione.