Entro le fine dell'anno tutti i nuovi telefonini saranno in
grado di utilizzare un solo caricabatteria. A presentare oggi il
caricatore universale compatibile con i telefoni di tutte le marche
è stato il vicepresidente della Commissione europea responsabile
per l'industria, Antonio Tajani. “Una piccola, grande
rivoluzione per i consumatori – ha detto Tajani – che auspichiamo
possa essere estesa al più presto possibile anche a tutte le altre
apparecchiature che hanno bisogno di ricarica elettrica, come Mp3 e
tablet”.
Il progetto per il caricatore unico, di cui è stata avviata la
commercializzazione e che sarà disponibile nei negozi nei prossimi
mesi, è stato promosso dall'esecutivo europeo ed è stato
realizzato grazie all'intesa raggiunta con ben 14 industrie
produttrici di telefonini (Apple, Emblaze Mobile, Huawei
Technologies, Lge, Motorola Mobility, Nec, Nokia, Qualcomm,
Research In Motion (Rim), Samsung, Sony Ericsson, Tct Mobile, Texas
Instruments e Atmel), raccolte nella Digitaleurope,
l'associazione a cui aderiscono le principali aziende operanti
nel campo delle tecnologie digitali . L'accordo prevede che
entro il prossimo novembre tutti i nuovi telefonini siano in grado
di utilizzare il nuovo caricatore universale attraverso un piccolo
interfaccia Usb.
Su mandato di Bruxelles gli organismi europei Cen-Cenelec e Etsi
hanno stabilito gli standard armonizzati compatibili con il nuovo
caricatore universale, che utilizza la tecnologia del connettore
micro-usb. Per i telefoni che non dispongono di questo tipo
d'interfaccia, l'accordo prevede invece un adattatore.
“Con il lancio di questo nuovo apparecchio – ha detto Bridget
Cosgrave, direttore generale di Digitaleurope, nel presentare con
Tajani l'importante novità – sarà possibile ridurre il numero
di caricabatteria in commercio poiché lo stesso apparato, fatto
per durare almeno 10 anni, potrà essere utilizzato anche in caso
di acquisto di un nuovo telefonino. Parallelamente, si ridurrà
così anche la quantità di rifiuti elettronici”.
Ora a Bruxelles ci si augura che lo standard comune adottato a
livello Ue e che ha reso possibile la nascita del caricatore
universale venga recepito a livello internazionale ed esteso al
maggior numero possibile di apparecchiature, sempre nell'ottica
di facilitare la vita dei consumatori e ridurre la quantità dei
rifiuti da smaltire.