Il mercato mondiale dei telefoni mobili è cresciuto del 17,9% nel
quarto trimestre del 2010, un nuovo record trimestrale messo a
segno grazie al grande successo degli smartphone, ma anche alla
diffusione dei telefonini di fascia bassa, come testimoniato dal
balzo compiuto da Zte, ormai quarto vendor globale.
Secondo il Worldwide quarterly mobile phone tracker di Idc, i
produttori hanno distribuito 401,4 milioni di unità negli ultimi
tre mesi dello scorso anno e un totale di 1,39 miliardi di
cellulari nel 2010, con una crescita del 18,5% rispetto al
risultato comulativo del 2009 (che era stato un anno debole, con un
declino dell’1,6%). L’inizio della ripresa economica, e la
disponibilità di nuovi modelli di smartphone a prezzi più
accessibili, ha permesso al mercato di tornare a crescere al ritmo
più alto dopo il 2006 (quando era stato messo a segno un
sensazionale +22,6%).
“Il mercato della telefonia mobile ha di nuovo il vento in
poppa”, commenta Kevin Restivo, senior research analyst del
Worldwide Quarterly mobile phone tracker di Idc. “Gli utenti
desiderano comprare nuovi device che possono gestire i dati oltre
alla voce”.
Come indicato, non sono stati solo i produttori di smartphone a
beneficiare del boom del mercato. Zte, che vende principalmente
feature phone low-cost per i mercati emergenti, entra per la prima
volta nella top five della classifica Idc. “E nel corso di
quest’anno le prime posizioni potrebbero facilmente cambiare,
perché le distanze sono ravvicinate”, secondo Ramon Llamas,
senior research analyst della divisione Mobile devices technology
and trends di Idc.
Tuttavia saranno gli smartphone a trainare lo sviluppo del mercato
dei telefonini di qui al 2014, secondo la società di ricerche:
questo sottoinsieme crescerà già solo nel 2011 del 43,7%.
Inoltre, se i feature phone crescono ancora sui mercati emergenti,
in Europa occidentale, hanno conosciuto un vero crollo nel 2010,
mentre si sono moltiplicate le vendite di telefoni intelligenti di
varie marche: iPhone 4, Htc Desire, Nokia N8, Samsung Galaxy S,
Blackberry 8520.
Nokia resta leader dei produttori di cellulari (30,8% di share, ma
un anno fa era del 37,8%), ma nel quarto trimestre i volumi
distribuiti sono scesi del 2,4%, colpa della concorrenza sempre
più agguerrita, ha sottolineato il vendor, e della penuria di
componenti. Ciò ha determinato una contrazione dei volumi di
feature phone distribuiti, non di smartphone, cresciuti del 38%
rispetto al quarto trimestre 2009, segno che Nokia cerca di
crescere sul segmento che ora conta di più.
Secondo produttore per vendite, con uno share del 20,1%, è Samsung
che nel quarto trimestre 2010 ha per la prima volta superato le 80
milioni di unità distribuite (+17,3% anno su anno) e ha anche
migliorato i margini di profitto, beneficiando del successo dello
smartphone Galaxy S ma anche dei telefoni per il mercato di massa e
touch screen disegnati per i mercati emergenti.
Lg non riesce a sfruttare altrettanto bene le potenzialità dei due
segmenti del mercato (-9,7% le vendite in un anno): pur crescendo
sul fronte smartphone, con 30 milioni di unità distribuite nel
quarto trimestre, il portafoglio dei feature phone non è
aggiornato e il margine di guadagno è sempre più ristretto, nota
Idc. Resta tuttavia terza nella classifica con una quota del 7,6%,
ma un anno fa era al 10%.
Al contrario, Zte, con un balzo delle vendite del 76,8% anno su
anno, è riuscita a cavalcare la crescita in Cina, Africa e America
Latina, raggiungendo la quarta posizione e ha il 4,2% dello share,
vicino a quello di Apple, quinta in classifica (4% dello share), w
che può da parte sua vantare un boom di vendite dell’86,2%.
La lotta per conquistare quote di utenti non si combatte però solo
sul terreno delle grandi, perché se a perdere posizioni sono
soprattutto Nokia ed Lg, a guadagnarle sono anche le tante società
che Idc classifica come “altre” (ne fanno parte nomi noti come
Rim, Huawei, Htc, le nuove entrate nell’arena degli smartphone
Dell, Kyocera e Sanyo, che avanzano negli Stati Uniti, nonché
brand locali come le indiane G-Five, Micromax e Karbonn, cresciute
in Asia-Pacifico): tutte insieme, hanno distribuito 133,4 milioni
di unità nel quarto trimestre 2010 e controllano il 33,2% del
mercato, contro il 27,3% di un anno fa: una bella crescita del
43,8%.