Chip, St-Ericsson in perdita mentre Stm torna alla crescita

Trimestrale in rosso per la joint venture wireless tra Stm ed Ericsson, ma c’è fiducia per il 2011. Intanto Stm torna con segno più grazie alla ristrutturazione e alla ripresa del mercato

Pubblicato il 25 Gen 2011

Il quarto trimestre di St-Ericsson, joint venture di
StMicroelectronics ed Ericsson, mostra segnali di difficoltà e
getta un’ombra sulle trimestrali più che positive delle due
partner: gli ultimi tre mesi del 2010 si sono chiusi con una
crescita dei ricavi rispetto al terzo trimestre (da 565 a 577
milioni di dollari), ma con una forte perdita rispetto al quarto
trimestre 2009, quando si registravano vendite per 740 milioni di
dollari.

Ancora, l’ultimo trimestre 2010 di chiude con una perdita
operativa da 119 milioni di dollari contro la perdita di 85 milioni
del terzo trimestre del 2010 e quella di 50 milioni dell'ultimo
quarto del 2009. La posizione finanziaria netta della joint venture
è negativa per 82 milioni di dollari contro un saldo positivo per
39 milioni registrati alla fine del terzo trimestre 2009.

"Per St-Ericsson il 2011 sarà l'anno della ripresa dopo
la ristrutturazione. I ricavi della società miglioreranno
significativamente nel secondo semestre del 2011", ha
assicurato il presidente e Ceo di Stm, Carlo Bozotti. “Il
completamento del turnaround di St-Ericsson è una priorità chiave
per il 2011", ha aggiunto. Da parte sua il Cfo di Stm, Carlo
Ferro, ha sottolineato che "la nostra joint venture
St-Ericsson è solida e strategica e non mi aspetto cambiamenti
nella struttura azionaria".

Bozotti ha naturalmente messo l’accento sul buon andamento delle
attività core di Stm e ha sottolinearo che la società punta molto
sul settore dell'elettronica di consumo e, in particolar modo,
degli smartphone e dei tablet. I risultati del quarto trimestre di
Stm mostrano un’azienda in buona salute, che risente
positivamente della forte ripresa del settore dei chip in Europa e
che trae i frutti della recente ristrutturazione.

“Abbiamo cavalcato con successo la ripresa del mercato del 2010,
concentrandoci sempre su crescita e produttività”, ha
sottolineato il Ceo. Stm – i cui chip sono usati nelle
automobili, nei computer e in un’ampia gamma di apparecchi di
elettronica di consumo – ha messo a segno un utile netto nel
quarto trimestre 2010 di 219 milioni di dollari, contro la perdita
di 70 milioni dell’anno prima; le vendite sono cresciute del 6,6%
a 2,8 miliardi di dollari. Il margine lordo è salito dal 37% al
39,9%. Per l’intero anno, gli utili netti sono di 830 milioni di
dollari, contro la perdita di 1,1 miliardi 2009, e il giro
d'affari è aumentato del 21,6% a 10,3 miliardi.

Le vendite nei primi tre mesi del 2011 stanno rallentando e i
risultati dell’anno in corso potrebbero essere meno spettacolari,
ma Bozotti pensa che il fatturato del gruppo continuerà a crescere
al di sopra della media del mercato e che l'azienda migliorerà
ulteriormente la sua redditività.

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