L’ultrabroadband italiano parla sempre più cinese. Dopo l’aggiudicazione da parte di Zte della gara relativa allo sviluppo della rete ultrabroadband mobile di Wind e H3G, anche nel mondo del fisso la Cina segna un altro importante passo in avanti. Open Fiber, la società del gruppo Enel creata nel Dicembre 2015 per portare avanti nei prossimi 5 anni il progetto di costruzione di una reta in fibra ottica in tecnologia FTTH, utilizzerà infatit prodotti e servizi di Huawei che si è aggiudicata la gara per la fornitura dei sistemi di monitoraggio O&M, Operations & Maintenance, della nuova rete in fibra. Nello specifico, dopo la collaborazione nella città di Perugia, Huawei continuirà a fornire e installare i propri sistemi N2510 per la gestione e il controllo qualità dei link ottici in altre 9 città. Il valore della commessa è attorno ai 10 milioni di euro.
Tali sistemi, già utilizzati da 9 operatori in Europa, abilitano una più rapida esecuzione dei test di accettazione della rete di distribuzione ottica, soprattutto in merito al controllo della qualità di servizio per diversi operatori di rete, permettendo quindi di accelerare sul roll-out della nuova rete. Altre importanti funzionalità sono relative alla gestione proattiva dei guasti che consentono di ottenere maggiore efficienza e risparmi.
Come ribadito a settembre dello scorso anno dalla Commissione Europea, lo sviluppo su larga scala e in modo capillare delle reti ultrabroadband in fibra ottica rappresenta il prerequisito infrastrutturale essenziale per lo sviluppo della Gigabit Society ovvero di una società completamente basata sull’utilizzo diffuso e inclusivo delle applicazioni e dei servizi resi disponibili dalle tecnologie abilitanti la digital transformation quali Cloud, IoT, 5G e Big Data.