TIESSE

Ciofalo: “Così l’M2M made in Italy fa parlare gli oggetti”

Il presidente di Tiesse: “Concentriamo le nostre risorse sull’introduzione di tecnologie innovative. Ecco il nostro vantaggio competitivo”

Pubblicato il 15 Lug 2013

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Un’eccellenza italiana che in 15 anni ha saputo imporsi sul mercato nazionale in un settore competitivo come quello dei router e degli apparati M2M: è Tiesse, società del gruppo Nvd fondata nel 1998 e focalizzata sul corporate networking. Come spiega il presidente Mario Ciofalo, oggi i router e gli innovativi apparati machine to machine di Tiesse sono installati in molte delle più importanti reti distribuite sul territorio nazionale in diversi settori economici: sistemi di pagamento, reti bancarie, centri servizi, treni ad alta velocità, smart metering, utilities, acquedotti, gaming, stazioni di servizio, grande distribuzione. Tra i partner dell’azienda di Ivrea ci sono i principali telecom operator e system integrator italiani. Ed è una realtà in costante crescita, sia in termini di fatturato sia di forza lavoro.
Come avete iniziato?
Un gruppo di manager e progettisti ha acquistato un ramo d’azienda della Olivetti attivo negli apparati di networking per la gestione dei sistemi di pagamento. Poi abbiamo deciso di implementare le tecnologie: il baricentro iniziale era il software, una decina di anni fa abbiamo scelto di investire in prodotti hardware-software. Così abbiamo iniziato a realizzare router e M2M. E stiamo procedendo bene: l’anno scorso abbiamo registrato un fatturato superiore di 30 volte a quello precedente all’acquisizione, e un Ebitda del 20%. Negli ultimi 5 anni l’Ebitda si è sempre mantenuto tra il 16% e il 23%. Il patrimonio netto ammonta a 4,9 milioni di euro, capitale più riserve, e i profitti, ci tengo a dirlo, vengono per la maggior parte reinvestiti in azienda.
Eppure nel vostro settore ci sono grandi competitor internazionali. Quali carte vi siete giocati per battere la concorrenza?
Cerchiamo di essere tempestivi sulle tecnologie, competitivi sul prezzo e credibili nel processo di delivery. Ma per noi parlano anche i numeri: siamo arrivati a installare in Italia oltre 200mila apparati M2M e più di 100mila router. I M2M sono installati in applicazioni di gaming (le macchine gestiscono la rete di raccolta dati delle slot machine) e di telecontrollo, telelettura e telegestione delle cabine primarie e secondarie di energia. Garantiamo Internet e email ad alta velocità sui treni e broadband e 3G per pagamenti e transazioni finanziarie. I nostro router sono nelle stazioni di servizio, dove gli apparati controllano tutte le funzioni, dalle applicazioni gestionali alle pompe di benzina, dai pagamenti al Voip. E poi, tornando alla questione “concorrenza”, abbiamo un vantaggio rispetto ai competitor: le nostre tecnologie di network sono certificate e distribuite dalle principali telco quali Telecom Italia, Wind e Fastweb, con cui abbiamo creato rapporti consolidati. Infine cerchiamo di concentrare le nostre risorse sull’introduzione delle tecnologie innovative. Per esempio siamo stati i primi ad essere certificati sui router mobili.
Quanto è importante essere tempestivi nel mondo dell’innovazione?
È fondamentale. Nel corso del 2013 abbiamo lanciato i nuovi modelli equipaggiati con connettività Lte e Vdsl con Vectoring, già testati in collaborazione con i telecom operator attivi sulle reti a banda ultra larga. È ragionevole che l’evoluzione delle reti vada nel lungo termine verso il 4G, ma nel breve e medio termine non c’è ancora una tecnologia dominante e la partita è aperta. Altro elemento importante è l’assistenza, che deve essere tempestiva. Anche così riusciamo a mantenere il business in Italia.
E all’estero?
Abbiamo intenzione di espanderci come simbolo dell’innovazione made in Italy: progettiamo e produciamo tutto in Italia. Anche per questo i prodotti portano nomi di località dal forte sapore evocativo: Imola, Lipari, Levanto, Linosa, Siena… Abbiamo avviato una fase esplorativa in Brasile, Cina e Giappone. Abbiamo la solidità finanziaria per affrontare questo passo ma preferiamo procedere step by step.
Quanto scommettete su ricerca e sviluppo?
Sostanzialmente la nostra è un’azienda fatta di ricercatori e progettisti. Abbiamo una cinquantina di dipendenti, 30 interni e 20 in società del gruppo, e il loro numero è in costante crescita.

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