Per il rilancio di Telecom Italia un ruolo determinante lo può giocare il Fondo Strategico Italiano, controllato dalla Cassa depositi e prestiti. Una fusione con Mediaset è, invece, da escludere. L’economista Innocenzo Cipolletta, presidente del Fondo Italiano d’Investimento, in un’intervista a “Formiche.net”, osserva che “il problema di Mediaset resta sempre il riferimento a un personaggio politico che muove una forza politica non secondaria”. Esclude, quindi, che una delle soluzioni possibili per Telecom sia racchiusa in una fusione con il gruppo Mediaset.
Telecom “è un’azienda in cui i principali azionisti hanno dichiarato di voler uscire – commenta Cipolletta – Hanno promesso di farlo gli istituti finanziari presenti in Telco alla scadenza del patto di sindacato, e lo ha annunciato Telefonica una volta chiusa la partita in Brasile con l’acquisto di Gvt”.
Cipolletta ritiene che “sarebbe opportuno avere un operatore più forte e meno indebitato”. Nel settore della telefonia “c’è un’esigenza di accorpamento già in atto nel resto dell’Europa”, osserva, spiegando che “se ci sarà un disegno di aggregazione per Telecom sarebbe opportuno ci sia un fondo, pubblico o privato, che possa collaborare alla definizione di una strategia che oggi gli azionisti non hanno”. “Eventualmente il Fondo Strategico Italiano”, controllato dalla Cassa depositi e prestiti, sottolinea.
In merito alla proposta di Telefonica di cedere metà delle sue quote in Telecom a Vivendi Cipolletta evidenzia l’improbabilità di un possibile coinvolgimento di Vincent Bollorè visto il suo recente disinteresse per la telefonia che può evincersi dalla dismissione dell’ultima compagnia telefonica posseduta in Brasile.