Addio al Wimax. Cisco abbandona il business delle base station
intrapreso nel 2007 con l’acquisizione di Navini Networks, per
concentrarsi sulle infrastrutture Ip. Nessuna sorpresa, secondo gli
analisti: “Cisco va dove sta andando il mercato” dicono a
Visant Strategies: cioè verso l’Lte.
Ai tempi dell’acquisizione di Navini, Cisco dichiarò che il
Wimax avrebbe rappresentato una via veloce per portare l’accesso
broadband in molto Paesi. Ma i contratti sono stati pochi e il
WiMax è incalzato dall’avanzata dell’Lte su cui stanno
puntando i maggiori carrier. Cisco è in grado di fornire entrambe
i mercati con i prodotti acquisiti grazie alla recente acquisizione
di Starent Networks. “Cisco continuerà a concentrarsi su
investimenti in tecnologie radio, come femtocelle e WiFi – dicono
all’azienda -. Ma abbiamo deciso di interrompere la
progettazione e costruzione di nuove stazioni base WiMax”.
Nel settore del WiMax rimangono tuttavia ancora grandi nomi come
Huawei, Samsung e Motorola: l’uscita di Cisco potrebbe dunque,
secondo gli osservatori, non avere lo stesso impatto provocato
dall’acquisizione di Navini.