IL REPORT

Cisco: traffico dati mobile, Italia regina d’Europa

Di qui al 2017 il traffico aumenterà di 9 volte, oltre la media dell’Europa Occidentale. Il 35% degli utenti fa parte dei “top users”, coloro che consumano oltre 2 Gb al mese

Pubblicato il 06 Feb 2013

Il traffico dati sulle reti mobili del mondo crescerà di 13 volte in cinque anni: nel 2017 ammonterà a 11,2 exabyte al mese (134 exabyte all’anno). A dirlo il Cisco Visual Networking Index (VNI) Global Mobile Data Traffic Forecast 2012 – 2017, secondo cui in incremento così costante è dovuto, in parte, alla continua crescita delle connessioni internet mobile attivate da device personali e fra oggetti (Machine-to-Machine).

L’incremento nel traffico dati globale su reti mobili previsto corrisponde a un tasso di crescita annuale composto del 66%. Soltanto fra il 2016 ed il 2017 si avrà un aumento di 3,7 exabyte al mese di traffico mobile: un volume enorme, pari a quattro volte il traffico internet mobile che si è registrato nel 2012 a livello globale.

Cisco ritiene che nel corso del periodo coperto dallo studio presentato oggi (2012 – 2017) il volume di traffico dati su reti mobili a livello globale sarà tre volte maggiore rispetto al traffico che si registrerà sulla rete fissa.

“Nel 2017 il traffico dati su reti mobile avrà numeri davvero imponenti. Immaginare che ogni giorno ogni persona del mondo invii 10 immagini a qualcuno; immaginare che tutti gli abitanti della terra inviino ogni anno 3 trilioni di video clip, uno al giorno per ciascuno – sottolinea Doug Webster, vice president of product and solutions marketing, Cisco – Questo accadrà nel 2017! E’ uno tsunami di dati che invader le reti Internet mobile del mondo, per soddisfare il nostro bisogno di connettere fra di loro le persone, le informazioni, le cose: è parte di quello che noi chiamiamo “Internet of Everything”

Entrando nel dettaglio dell‘Italia, la ricerca ne conferma la passione per il mobile. Il traffico dati sulle nostre reti mobili crescerà di 9 volte nei prossimi cinque anni, più della media dell’Europa Occidentale (7,6), e nel 2017 in media ogni utente mobile “produrrà” 3,35 Gb di dati al mese, mentre nel 2012 il dato medio era pari a circa 421 Mb. Il 35% degli utenti mobile italiani farà parte dei “top users”, che fanno transitare sulla rete mobile oltre 2 Gb di dati al mese.

Nell’ultimo anno, vi è stata una accelerazione importante: nel 2012 il traffico dati su reti mobili in Italia è cresciuto del 46% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 22 Petabyte al mese (l’equivalente del contenuto di 6 milioni di DVD); il numero di smartphone connessi alla rete mobile è cresciuto del 28%, quello dei tablet è quasi raddoppiato (ve ne erano circa 1,1 milioni) e anche le connessioni macchina-macchina sono aumentate del 68%. Per il 2017 il maggiore incremento si avrà nei tablet: si prevede che ce ne saranno 6,8 milioni.

Nel 2017 gli abitanti della terra, secondo le Nazioni Unite, saranno 7,6 miliardi – e in quell’anno sul nostro pianeta vi saranno più connessioni internet mobili che persone. L’Italia farà la sua parte: si prevede che nel 2017 vi saranno in totale oltre 136 milioni di device connessi alla rete mobile– tra smartphone, tablet, laptop con connessione mobile e oggetti con connessioni M2M (machine to machine). Nel 2012 erano 95 milioni.

A livello globale Cisco evidenzia gli elementi che sostengono queste previsioni a cominciare dalla crescita generale degli utenti su rete mobile: entro il 2017, ci saranno 5,2 miliardi di utenti mobile (erano 4,3 miliardi nel 2012). Importante anche l’aumento delle connessioni alla rete mobile: entro il 2017, ci saranno oltre 10 miliardi di device in grado di connettersi alla rete mobile. Di queste connessioni, 1, 7 miliardi saranno connessioni macchina – macchina (M2M). Infine la maggiore velocità di connessione che crescerà di 7 volte. Nel 2012 era 0,5 Mbps; nel 2017 sarà di 3,9 Mbps. Sul versante dei contenuti video fruiti su reti mobili, Cisco prevede per il 2017, i contenuti video daranno conto del 66% del traffico dati mobile a livello globale (era il 51% nel 2012).

Lo studio stima inoltre che entro il 2016 il 71% di tutti gli smartphone e tablet (1,6 miliardi circa) potrebbero essere in grado di connettersi a una rete mobile IPv6. Le previsioni per l’Italia sono in linea con questo dato.

Nell’insieme, il 39% di tutti i device mobili del mondo (oltre 4 miliardi) potranno essere pronti all’IPv6 per tale data. Per fare un raffronto, nel 2012 i device/connessioni mobili nel mondo erano in tutto 1 miliardo, e solo il 14% di essi era pronto all’IPv6.

Per quanto riguada l’impatto dei diversi device mobili, smartphone, laptop e tablet “produrranno” il 93% del traffico dati mobile globale entro il 2017 mentre il traffico M2M (i sistemi Gps delle auto, sistemi di tracciamento degli oggetti, applicazioni medicali etc.) daranno conto del 5% del traffico dati su reti mobile globale. I cellulari di vecchia generazione produrranno il rimanente 2% di traffico.

Analizzando i dati relativi ai diversi device previsti per il nostro paese, lo studio evidenzia che in Italia il traffico dati generato dagli smartphone crescerà di 20 volte nel 2017 rispetto al 2012, raggiungendo quota 97 Terabyte/mese – il 48% del traffico totale sulle reti mobile. Il traffico generato dai tablet crescerà di 40 volte entro il 2017, raggiungendo quota 35 Terabyte al mese – il 18% del traffico dati totale sulle reti mobili. Nel 2012, i tablet rappresentavano solo lo 0,9 del totale. Anche il traffico generato dai laptop crescerà di 3 volte entro il 2017, raggiungendo quota 45 Terabyte e rappresentando il 25% del totale.

Circa l’impatto dell’Offload del Traffico da reti mobile a reti fisse, Cisco sottolinea che per affrontare l’aumento della domanda di Internet mobile, i service provider si affidano sempre di più all’offload del traffico verso reti fisse o Wi-Fi. Nel 2012, il 33% del traffico dati mobile totale era gestito in questo modo (429 petabyte al mese). Nel 2017, questo dato salirà al 46% del totale (9,6 exabyte al mese). In Italia, il 28% del traffico dati su reti mobili andava in Offload nel 2012, e nel 2017 si prevede che il dato salirà al 48% del totale.

In media, la velocità delle connessioni mobile crescerà di 7 volte fra il 2012 e il 2017. La velocità di connessione è un fattore chiave per supportare e gestire la crescita del traffico dati mobile. La velocità di connessione è una questione importante anche per l’Italia. Nel 2012, la velocità media di connessione mobile era di 1.532 kbps, comunque raddoppiata rispetto all’anno precedente. Entro il 2017 essa crescerà di quattro volte: meno della media globale, raggiungendo in ogni caso i 6.369 kbps.

(kbps)

2012

2013

2014

2015

2016

2017

CAGR

Velocità media di connessione mobile

526

817

1,233

1,857

2,725

3,898

49 percent

Velocità media di connessione per gli Smartphone

2,064

2,664

3,358

4,263

5,284

6,528

26 percent

Molti carrier mobile nel mondo stanno introducendo tecnologie 4G per rispondere alla domanda di servizi wireless da parte di consumatori e imprese. In vari mercati emergenti, si stanno creando nuove reti mobili con soluzioni 4G. Nei mercati maturi, i carrier stanno arricchendo o rimpiazzando le reti 2G/3G legacy con soluzioni 4G. Lo studio Cisco da quest’anno include anche proiezioni sul 4G. Nel 2012, il 76% delle connessioni mobile (device o M2M) era supportato da reti 2G; il 23% da reti 3G; l’1% da reti 4G; nel 2012, le connessioni 4G generavano il 14% del traffico dati mobile globale (124 petabyte/mese). Entro il 2017, le reti 2G supporteranno il 33% delle connessioni mobile (device o M2M) globali; le reti 3G supporteranno il 57%; le reti 4G il 10%. Sempre entro 4 anni le connessioni 4G genereranno il 45% del traffico dati mobile globale (5 exabyte/mese) mentre il traffico 4G crescerà di 40 volte fra il 2012 e il 2017, con un tasso di crescita annuale compost pari al 109%. Nel 2012, in media una connessione 4G generava 2 gigabyte di traffico dati mobile al mese; 18 volte di più della media delle connessioni non 4G (0,11 gigabyte/mese)

In Italia sono di recentissima introduzione i primi servizi 4G ma si prevede una grande crescita. Nel 2012, l’1% del traffico dati su reti mobili nel nostro paese era supportato dal 4G; nel 2017, si prevede che si arriverà al 45% del totale. Si ritiene che il 14% delle connessioni mobili sarà 4G nel 2017, contro lo 0,1% registrato nel 2012. Le connessioni 4G producono una grande quantità di traffico dati: nel 2017 una connessione 4G genererà in media 5 GB di traffico dati al mese, 7 volte di più rispetto alla media prevista per le connessioni non 4G (0,7 GB).

Guardando ai tassi di crescita del traffico dati mobile nel periodo di previsione, il Medio Oriente e l’Africa saranno le regioni del mondo che registreranno i tassi di crescita più elevati. In Medio Oriente e Africa sarà di 77% di tasso di crescita annuale composto (il volume di traffico nel 2017 sarà maggiore di 17,3 volte rispetto a quanto rilevato nel 2012) e in Asia – Pacifico del 76% (il volume traffico nel 2017 sarà maggiore di 17 volte rispetto a quanto rilevato nel 2012). In America Latina si crescerà al 67% di tasso di crescita annuale composto (il volume di traffico nel 2017 sarà maggiore di 13,2 volte rispetto a quanto rilevato nel 2012).

In Europa Centrale e Orientale il tasso di crescita annuale composto (il volume di traffico nel 2017 sarà maggiore di 12, 8volte rispetto a quanto rilevato nel 2012) sarà del 66% e in Nord America del 56%(il volume di traffico nel 2017 sarà maggiore di 9,4 volte rispetto a quanto rilevato nel 2012). In Europa Occidentale del 50% (il volume di traffico nel 2017 sarà maggiore di 7,6 volte rispetto a quanto rilevato nel 2012).

Guardando alla quantità di traffico dati mobile prodotto, la regione Asia – Pacifico sarà quella che produrrà la maggior quantità di dati. Nel dettaglio: Asia Pacifico: 5,3 exabyte/mese entro il 2017; Nord America: 2,1 exabyte/mese entro il 2017; Europa Occidentale: 1,4 exabyte/mese entro il 2017; Medio Oriente e Africa: 0,9 exabyte/mese entro il 2017; Europa Centrale e Orientale: 0.8 exabyte/mese entro il 2017; America Latina: 0.7 exabyte/mese entro il 2017.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati